Quanto tempo prima l’azienda deve avvisare il lavoratore del cambio di sede: le disposizioni dei principali contratti collettivi.
Il datore di lavoro ha la possibilità di trasferire il dipendente, definitivamente e senza limiti di durata, da una sede ad un’altra [1]: in queste ipotesi, parliamo di trasferimento del lavoratore, da non confondere con la trasferta, che consiste in un mutamento temporaneo del luogo in cui è svolta l’attività.
Ma quanto preavviso per trasferimento? Ci si domanda, in particolare, considerando che lo spostamento può avvenire verso una sede anche molto distante rispetto al precedente luogo di lavoro, quanto tempo prima debba essere avvisato il dipendente.
La legge non disciplina questo aspetto, ma prevede l’impossibilità di trasferire il lavoratore da un’unità produttiva ad un’altra in assenza di comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive [1].
In caso di contestazione del dipendente, dunque, il datore deve essere in grado di dimostrare le ragioni tecniche, organizzative e produttive che hanno reso necessario il trasferimento: se non sussistenti, il rifiuto del lavoratore di prestare servizio presso la sede di destinazione è giustificato e non possono essere applicate sanzioni disciplinari [2], a condizione, però, che il dipendente sia disponibile a prestare servizio presso la legittima sede di lavoro.
I contratti collettivi possono disporre ulteriori specifici limiti al trasferimento, ad esempio vietandolo, o riducendolo ad ipotesi marginali, per i lavoratori con maggiore anzianità.
Se il trasferimento è legittimo, il lavoratore deve presentarsi nella nuova sede, diversamente viene considerato assente ingiustificato e può essere licenziato.
In ogni caso, il contratto individuale di lavoro può prevedere un’apposita clausola relativa allo svolgimento dell’attività in luoghi variabili: si tratta di una modalità di esecuzione della prestazione che può essere legittimamente stabilita, se giustificata da esigenze aziendali.
Osserviamo ora il preavviso per trasferimento disposto dai principali contratti collettivi.
Preavviso trasferimento Agricoltura impiegati
Il contratto collettivo Agricoltura impiegati prevede, in caso di trasferimento:
- il diritto al rimborso, previa documentazione, delle spese sostenute per il trasferimento della sua famiglia e del mobilio, maggiorato del 15%;
- la comunicazione a mezzo di lettera raccomandata a.r. con l’indicazione dei motivi che lo hanno determinato;
- un preavviso di 4 mesi, rispetto alla data dell’effettivo trasferimento, qualora la località dell’azienda o dell’unità produttiva in cui l’impiegato sarà trasferito si trovi ad una distanza di almeno 500 km da quella di provenienza;
- un preavviso di 2 mesi, se la distanza è inferiore ai 500 km.
L’impiegato che non accetti il trasferimento ha diritto al riconoscimento dell’indennità sostitutiva del periodo di preavviso e del trattamento di fine rapporto.
Preavviso trasferimento lavoratori domestici
Il contratto collettivo del lavoro domestico [3] prevede, in caso di trasferimento:
- un preavviso di almeno 15 giorni;
- un’indennità, per i primi 15 giorni di assegnazione alla nuova sede di lavoro, pari al 20% della retribuzione globale di fatto afferente a tale periodo;
- il rimborso delle spese di viaggio e trasporto per sé ed i propri effetti personali.
Il lavoratore che non accetta il trasferimento ha diritto all’indennità sostitutiva del preavviso, per mancato rispetto dei termini.
Preavviso trasferimento Dirigenti industria
Il dirigente [4] può essere trasferito da una sede di lavoro a un’altra solo con un preavviso non inferiore a 3 mesi, oppure a 4 mesi se ci sono familiari conviventi e a carico.
Qualora particolari ragioni di urgenza non consentano all’azienda di rispettare i termini di preavviso, il dirigente è considerato in trasferta sino alla scadenza dei termini.
Salvo diverso accordo tra le parti interessate, il trasferimento non può essere disposto nei confronti del dirigente che abbia compiuto rispettivamente il 55° anno se uomo o il 50° se donna, o se uomo con figli minori.
Preavviso trasferimento Metalmeccanica industria
Il contratto collettivo Metalmeccanica industria [5] prevede, in caso di trasferimento, un preavviso non inferiore a 20 giorni.
I lavoratori di età superiore ai 52 anni se uomini, 48 se donne, possono essere trasferiti in altra sede solo in casi eccezionali da esaminare, a richiesta del lavoratore, in sede sindacale.
Il preavviso ed il divieto di trasferimento non si applicano ai trasferimenti che vengono disposti nell’ambito di un raggio di 25 Km dalla sede, dallo stabilimento, dal laboratorio o cantiere per il quale sono stati assunti o nel quale fossero stati effettivamente trasferiti.
Preavviso trasferimento Terziario Confcommercio
Il Ccnl terziario Confcommercio prevede, in merito al trasferimento [6]:
- un preavviso di 45 giorni per i lavoratori con responsabilità di direzione esecutiva, 70 giorni con familiari a carico;
- un preavviso di 60 giorni per i Quadri, 80 giorni con familiari a carico.