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Verbale Inps indennità accompagnamento

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Come leggere il verbale redatto dalla commissione medica Asl per verificare se l’invalido è non autosufficiente con diritto all’accompagno?

L’indennità di accompagnamento, o accompagno, è un sussidio che spetta agli invalidi civili nella misura del 100%, o inabili, che siano anche riconosciuti non autosufficienti. Che cosa vuol dire essere non autosufficiente?

Ai fini del diritto all’indennità di accompagnamento, è considerato non autosufficiente chi non riesce permanentemente a compiere gli atti quotidiani della vita senza assistenza, oppure chi permanentemente non riesce a camminare senza l’aiuto di un accompagnatore.

L’invalido deve anche essere cittadino italiano, oppure cittadino europeo iscritto all’anagrafe del Comune di residenza, oppure, ancora, cittadino straniero extracomunitario in possesso del permesso di soggiorno di almeno un anno. All’invalido è anche richiesta la residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.

Ma com’è riconosciuto il diritto all’accompagnamento? Basta possedere questi requisiti e farseli certificare dal medico curante?

Purtroppo, non è sufficiente una certificazione del medico curante per il diritto all’accompagno, ma occorre il rilascio di un apposito verbale Inps indennità accompagnamento da parte della commissione medica per l’accertamento dell’invalidità civile, delle condizioni visive e della sordità [1].

Come si ottiene questo verbale? È necessario inviare all’Inps la domanda per il riconoscimento dell’invalidità civile e della non autosufficienza: la procedura è unica. Con lo stesso servizio, accessibile tramite il sito web dell’Inps, “domanda d’invalidità”, si può anche richiedere il riconoscimento di un handicap ai sensi della Legge 104 (cambia però la composizione della commissione medica), della cecità e della sordità.

Facciamo allora il punto sul verbale per il diritto all’accompagno e sugli adempimenti necessari per ottenerlo. Ricordiamo che l’indennità di accompagnamento, per l’anno 2021, ammonta a 522,10 euro al mese (per 12 mensilità) e non è legata al reddito, quindi viene riconosciuta a prescindere dai redditi e dal patrimonio dell’invalido e dei suoi familiari. Maggiori approfondimenti in: Pensione accompagnamento importo.

Come chiedere il verbale di accompagnamento?

Per ottenere il verbale in cui sono riconosciute sia l’invalidità civile del 100% che la non autosufficienza, devi prima rivolgerti al tuo medico curante. Questi deve certificare le tue condizioni di salute, dopo un accurato accertamento sanitario, in un certificato medico introduttivo. Nel verbale, il medico specificherà se sei invalido, non autosufficiente, portatore di handicap e potrà certificare, se sussistenti, ulteriori condizioni come cecità, sordità, malattie oncologiche.

Il medico deve poi inviare telematicamente la certificazione all’Inps.

Effettuato l’invio, il medico ti rilascerà una copia del certificato introduttivo, con il numero di protocollo dell’invio: mi raccomando, è importante non perdere il certificato e soprattutto segnare il numero di protocollo, ti sarà indispensabile per inviare all’Inps la domanda d’invalidità.

Domanda d’invalidità

Per ottenere il verbale di accompagno dalla commissione medica, devi prima fissare un appuntamento per gli appositi accertamenti sanitari. La visita per il diritto all’invalidità e all’accompagnamento può essere richiesta solo attraverso il sito dell’Inps, utilizzando il servizio “domanda d’invalidità”. Per accedere al servizio, devi essere in possesso di credenziali dispositive (Pin Inps dispositivo, Spid, carta nazionale dei servizi o carta d’identità elettronica). Per maggiori approfondimenti, leggi la nostra guida alla domanda d’invalidità.

Puoi anche presentare la domanda tramite patronato, oppure tramite il call center dell’Inps. Per usufruire dei servizi del call center dell’Inps devi avere comunque il Pin: puoi chiamare il numero 803.164 oppure lo 06.164.164 se telefoni dal cellulare.

Una volta effettuato l’accesso al sito dell’Inps con le tue credenziali, per inviare la domanda d’invalidità devi:

  • entrare nella sezione “Servizi per il cittadino”, nella quale appare un lungo elenco di funzioni a cui accedere: devi selezionare “Invalidità civile: invio domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari”; oppure puoi cercare direttamente il servizio “domanda d’invalidità”; la procedura, come ti ho già spiegato, vale per il riconoscimento dell’invalidità, della non autosufficienza, dell’handicap, della cecità, della sordità e di ulteriori peculiari condizioni, che il medico deve aver specificato nella certificazione introduttiva;
  • entrato nell’area “Invalidità civile”, devi selezionare, sulla sinistra, la sezione “Acquisizione richieste”.

Una volta effettuato l’accesso all’area “Acquisizione richieste”, devi compilare la domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari per ottenere l’invalidità, l’handicap o la non autosufficienza per l’assegno di accompagnamento; la domanda è composta da 3 sezioni e vengono richieste le seguenti informazioni:

  • dati personali: indirizzo, numeri di telefono, e-mail, eventuale domicilio per l’invio delle comunicazioni;
  • eventuale indicazione di un nominativo e di un’utenza telefonica di una seconda persona, per contatti;
  • numero del certificato rilasciato dal tuo medico curante;
  • condizione per la quale stai domandando il riconoscimento dei requisiti sanitari:
    • sordo civile;
    • cieco civile;
    • invalido civile;
    • portatore di handicap;
    • beneficiario del collocamento mirato;
  • devi poi indicare:
  • l’Asl territorialmente competente;
  • eventuali giornate da escludere per fissare l’appuntamento per l’accertamento sanitario, cioè per la visita medica.

In questa fase iniziale si anticipa, inoltre, l’invio del modello AP70 all’Inps, contenente i dati socioeconomici per la concessione dell’accompagnamento (ed eventualmente della pensione d’invalidità o inabilità civile).

Effettuate queste operazioni, cliccando sul tasto “continua”, compare una schermata contenente i seguenti dati:

  • numero di protocollo assegnato alla domanda;
  • giorno e ora della visita medica (l’appuntamento ti viene assegnato automaticamente dal sistema);
  • identificativo della visita;
  • commissione medica competente ed indirizzo presso cui sarà effettuata la visita.

Commissione medica per l’accompagnamento

Da chi è composta la commissione medica per l’accompagnamento? La commissione è composta da un presidente, due componenti e un medico di categoria (per l’accompagnamento può appartenere, ad esempio, all’associazione Ac- Anmic).

Per la precisione, l’accertamento sanitario compete alla Asl, che lo effettua attraverso una Commissione medica, integrata però da un medico dell’Inps.

Verbale definitivo

Ultimati gli accertamenti sanitari, la commissione:

  • redige il verbale di visita, che deve essere firmato da almeno 3 medici (tra cui il rappresentante di categoria, se presente); questo verbale è provvisorio;
  • invia il verbale per la validazione al Centro medico legale (Cml) dell’Inps, che può disporre nuovi accertamenti, anche tramite visita diretta; l’accertamento non diventa definitivo dopo 60 giorni, non formandosi il silenzio-assenso sulla domanda presentata [2];
  • il verbale definitivo viene infine inviato in duplice copia all’interessato: una con tutti i dati sanitari, anche sensibili, e l’altra con il solo giudizio finale.

Il verbale definitivo, a campione o su segnalazione del centro medico dell’Inps, potrebbe poi essere monitorato da parte della Commissione medica superiore (Cms). Come funzionano le verifiche della Cms?

Gli accertamenti disposti dalla Cms possono consistere in un riesame della documentazione sanitaria agli atti o in una visita diretta.

Che cosa c’è scritto nel verbale di accompagnamento?

Come si verifica il diritto all’indennità di accompagnamento dal verbale? C’è scritto “l’invalido ha diritto all’indennità di accompagnamento”? No, la dicitura che puoi trovare nel verbale è la seguente:

“La Commissione Medica riconosce l’interessato:

invalido (eventualmente ultrasessantacinquenne) con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita”

Potresti anche trovare la seguente dicitura:

“La Commissione Medica riconosce l’interessato:

invalido (eventualmente ultrasessantacinquenne) con necessità di assistenza continua non essendo permanentemente in grado di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore”.

Nel verbale troverai poi indicata la data di decorrenza, cioè la data a partire dalla quale ti sono riconosciute le condizioni per l’accompagno e il diritto all’indennità.

Ricorda che l’accompagno ti viene sospeso se sei ricoverato in una struttura di lungodegenza a carico dello Stato per oltre 30 giorni.

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