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Assegno di accompagnamento 2021

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Indennità di accompagno per non autosufficienti: come funziona, a chi spetta, a quanto ammonta, casi particolari.

L’indennità di accompagnamento [1], o accompagno, è una prestazione di assistenza riconosciuta dall’Inps agli inabili (invalidi civili totali, nella misura del 100%) che hanno persistenti difficoltà a camminare senza l’aiuto di un accompagnatore o a compiere gli atti quotidiani della vita senza assistenza. Una particolare indennità di accompagnamento spetta ad alcune categorie di non vedenti.

A differenza degli altri trattamenti di assistenza riconosciuti dall’Inps, come l’assegno per invalidi civili parziali e la pensione di inabilità civile, l’accompagno spetta anche agli over 65, cioè a coloro che hanno compiuto l’età pensionabile (attualmente pari, per la precisione, a 67 anni).

La prestazione economica è infatti erogata a prescindere dall’età del richiedente. Inoltre, per la spettanza del sussidio si prescinde dal reddito dell’interessato, del coniuge e degli altri familiari facenti parte del nucleo; non è richiesta la presentazione della dichiarazione Isee, o Dsu, per fruire dell’assegno.

Facciamo allora il punto sull’assegno di accompagnamento 2021: chi sono i beneficiari dell’indennità, a quanto ammonta la prestazione economica, che cosa succede se il disabile è ricoverato ed in ulteriori situazioni particolari.

Per quanto riguarda l’importo dell’indennità di accompagnamento 2021, questo ammonta a 522,10 euro mensili e spetta per 12 mensilità, senza diritto alla tredicesima.

Rispetto al 2020, si è verificato un piccolo incremento nell’ammontare: in precedenza, difatti, il sostegno economico era pari a 520,29 euro. Come mai questo incremento, nonostante l’Istat abbia riscontrato una diminuzione dell’inflazione? L’incremento è stato applicato dall’Inps in quanto l’adeguamento dell’assegno, nel 2020, era stato calcolato sull’incremento provvisorio reso noto lo scorso anno, pari allo 0,4%. L’incremento definitivo per il 2020 è invece pari allo 0,5%: per questo motivo, le prestazioni assistenziali 2021 sono state adeguate, nonché, retroattivamente, le prestazioni erogate nel 2020.

Ma procediamo con ordine.

Requisiti accompagnamento 2021

Per ottenere l’indennità di accompagnamento nel 2021 bisogna che l’interessato sia:

  • cittadino italiano;
  • cittadino straniero comunitario iscritto all’anagrafe del Comune di residenza;
  • cittadino straniero extracomunitario in possesso del permesso di soggiorno di almeno un anno.

L’interessato deve inoltre avere residenza stabile e abituale sul territorio nazionale

Requisiti sanitari accompagnamento 2021

Per il diritto all’erogazione dell’indennità di accompagnamento, l’interessato deve essere riconosciuto invalido civile totale, ossia nella misura del 100%, per minorazioni fisiche o psichiche e deve risultare non autosufficiente.

La valutazione dell’invalidità, per coloro che non sono in età lavorativa, ossia per gli under 18 e gli over 67, si basa sulla presenza di persistenti difficoltà a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età [2].

La non autosufficienza ai fini dell’accompagno è verificata quando l’interessato non è in grado permanentemente di:

  • compiere in modo autonomo, cioè senza assistenza, gli atti quotidiani della vita;
  • deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore.

Accompagnamento e ricovero

Se il beneficiario dell’indennità di accompagnamento risulta ricoverato gratuitamente in un istituto a carico dello Stato, l’indennità è sospesa.

Non in tutti i casi di ricovero, però, l’accompagno è sospeso, ma soltanto nelle seguenti ipotesi:

  • periodi di ricovero pari o superiori ai 30 giorni [3];
  • ricovero in cui la retta-base sia a totale carico di un ente o struttura pubblica, anche se il paziente o i familiari effettuano dei versamenti supplementari al fine di ottenere un migliore trattamento.

La Cassazione [4] ha precisato che il ricovero incompatibile con l’indennità di accompagnamento deve intendersi come limitato ai soli casi di lunga degenza e terapie riabilitative, con esclusione della degenza temporanea in strutture pubbliche ospedaliere. Il day-hospital, difatti, non è considerato ricovero;

In altre parole, l’assegno di accompagnamento spetta all’invalido civile totale non autosufficiente anche durante il ricovero in ospedale, se la struttura non fornisce tutte le forme di assistenza di cui il paziente necessita per la vita quotidiana.

Accompagnamento per ciechi civili assoluti

Una differente indennità di accompagnamento può essere riconosciuta anche ai ciechi assoluti che la richiedono: anche l’accompagno per non vedenti spetta a prescindere dall’età e dalle condizioni reddituali.

Per l’anno 2021, l’importo dell’indennità è di 938,35 euro e viene corrisposta, proprio come l’accompagnamento ordinario, per 12 mensilità, senza diritto alla tredicesima.

I requisiti per l’accompagnamento spettante ai non vedenti sono:

  • il riconoscimento della cecità civile assoluta;
  • la cittadinanza italiana;
  • in alternativa, la cittadinanza straniera comunitaria e l’iscrizione all’anagrafe del comune di residenza;
  • in alternativa, la cittadinanza extracomunitaria ed il permesso di soggiorno di almeno un anno [5], anche se sprovvisti di permesso di soggiorno di lungo periodo;
  • la residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.

L’indennità spetta per intero, in questo caso, anche se l’interessato è ricoverato in un istituto pubblico.

Domanda di accompagnamento 2021

Ai fini del riconoscimento dell’indennità di accompagnamento, l’interessato, non autosufficiente o cieco civile assoluto, deve chiedere il riconoscimento dei requisiti sanitari inoltrando la domanda usufruendo del servizio denominato “Invalidità civile – Invio domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari”, all’interno del portale web dell’Inps.

In alternativa, si può inviare la domanda tramite gli enti di patronato o le associazioni di categoria dei disabili (Anmic, Ens, Uic, Anfass), usufruendo dei servizi telematici offerti dagli stessi.

Accertato il possesso dei requisiti sanitari e amministrativi previsti, per ottenere l’accompagno l’interessato non deve più inviare all’Inps il modulo AP70 “Verifica dati socio-economici e reddituali per la concessione delle prestazioni economiche”. Grazie alla nuova procedura disponibile nel portale web dell’Inps, l’istanza viene difatti predisposta al momento della domanda di accertamento dei requisiti sanitari (quadri da B ad H della domanda).

In caso di conferma con apposito verbale definitivo, da parte della commissione medica Cml Inps (o della commissione medica superiore Cms), delle condizioni sanitarie per il diritto all’assegno, il trattamento decorre dal mese successivo alla presentazione della domanda di riconoscimento dell’invalidità e della non autosufficienza.

Per approfondire, leggi: Domanda invalidità, accompagnamento, legge 104.

L’’assegno viene corrisposto per 12 mensilità, a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda o, eccezionalmente, dalla data indicata dalle competenti commissioni sanitarie nel verbale di riconoscimento dell’invalidità civile inviato dall’Inps.

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