
Come presentare all’Inps la domanda per ottenere le agevolazioni per gli invalidi, i portatori di handicap ed i non autosufficienti.
Dalla pensione d’invalidità civile all’assegno di accompagnamento, dai permessi retribuiti Legge 104 allo sconto per l’acquisto dell’auto: sono numerose le agevolazioni e le prestazioni di assistenza a favore dei disabili. Questi benefici sono collegati alle condizioni di salute in cui si trova l’interessato, che può essere invalido (al di sopra di una determinata percentuale), portatore di handicap ai sensi della Legge 104 (non grave, in situazione di gravità o superiore ai 2/3), o non autosufficiente.
Ma come si stabilisce se l’interessato è invalido, portatore di handicap o non autosufficiente? A riconoscere queste condizioni sono delle apposite commissioni mediche, che effettuano gli accertamenti medici su domanda dell’interessato.
Vediamo allora come presentare la domanda d’invalidità, Legge 104 e accompagnamento, o meglio la domanda per il riconoscimento della condizione d’invalido, portatore di handicap o soggetto non autosufficiente.
Invalidità, handicap, non autosufficienza
Anche se la procedura per presentare la domanda d’invalidità, Legge 104 e accompagnamento è unica, le condizioni sanitarie alla base delle prestazioni riconosciute sono diverse.
In particolare:
- l’invalidità è intesa come la riduzione della capacità lavorativa, se l’interessato ha tra i 18 e 65 anni; se l’interessato è minorenne o anziano, il riconoscimento dell’invalidità è parametrato sulle funzioni e compiti propri dell’età;
- il riconoscimento dell’handicap spetta invece a chi ha una disabilità mentale, motoria o sensoriale tale da impedire o limitare notevolmente l’integrazione sociale, lavorativa, personale e familiare;
- la non autosufficienza, infine, consiste nell’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore o di compiere gli atti quotidiani della vita.
Per il riconoscimento di tutte e tre le condizioni, in ogni caso, la procedura per presentare la domanda è unica.
Certificato medico introduttivo
Innanzitutto, per ottenere il riconoscimento dei requisiti sanitari per l’invalidità, bisogna recarsi dal proprio medico curante, che redige un certificato nel quale deve attestare che il paziente possiede una determinata percentuale di riduzione della capacità lavorativa, o un handicap.
Per il riconoscimento della non autosufficienza, che dà diritto all’accompagnamento, il medico deve anche scrivere, nel certificato, che il disabile è, alternativamente:
- impossibilitato a deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore (per ottenere l’assegno di accompagnamento);
- impossibilitato a compiere gli atti quotidiani della vita senza assistenza (per l’assegno di accompagnamento).
Il medico, se riscontra ulteriori patologie, può comunque scrivere nel certificato che il disabile è anche:
- affetto da malattia neoplastica (tumore);
- affetto da patologia in situazione di gravità;
- affetto da patologia di competenza Anffas (disabilità intellettiva o relazionale).
Il medico deve poi specificare che la domanda è inviata ai fini del riconoscimento delle seguenti condizioni (ne può indicare più di una):
- handicap;
- invalidità;
- cecità;
- sordità;
- disabilità.
In ultimo luogo, deve specificare l’esistenza di problematiche connesse ad un eventuale spostamento del disabile, per richiedere, eventualmente, la visita medica domiciliare.
Una volta trasmesso il certificato all’Inps in via telematica, il medico deve rilasciare un’attestazione, con il numero di protocollo assegnato dal sistema. Bisogna conservare il documento ed il numero, servirà per inviare all’Inps la domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari per l’assegno di accompagnamento.
Che cosa succede se manca la spunta sulle condizioni sanitarie per il diritto all’accompagnamento?
La Corte di Cassazione si è pronunciata sui casi di compilazione incompleta della domanda per il riconoscimento della non autosufficienza per l’indennità di accompagnamento [1]: la domanda giudiziale volta al riconoscimento delle condizioni sanitarie è comunque proponibile, nonostante l’incompleta compilazione della domanda amministrativa. Quanto esposto vale sia nel caso sia nel caso in cui nel certificato medico introduttivo manchi il segno di spunta sulle condizioni per beneficiare dell’indennità di accompagnamento, sia nel caso in cui il segno di spunta sulla sussistenza di tali condizioni sia negativo.
L’improponibilità della domanda giudiziale resta, invece, in caso d’inidoneità del certificato medico o certificato medico negativo ,
In base a quanto disposto dalla Cassazione, dunque, per proporre la domanda giudiziale di accertamento delle condizioni sanitarie per ottenere l’indennità di accompagnamento basta la semplice presentazione della domanda di invalidità civile, con allegata la certificazione medica attestante la natura delle infermità invalidanti.
In presenza di queste situazioni, i funzionari Inps non possono rifiutarsi di dar seguito alla liquidazione delle prestazioni, come precisato dall’istituto [2].
Credenziali per l’accesso al sito dell’Inps
Per inviare la domanda d’invalidità, Legge 104 o accompagnamento all’Inps bisogna essere in possesso del codice pin dispositivo, o dell’identità unica spid almeno di secondo livello, per l’accesso ai servizi online dell’istituto, o della carta nazionale dei servizi.
È possibile richiedere il pin direttamente dal sito dell’Inps: metà del codice arriverà subito, l’altra metà per posta. Ci si può anche recare presso una sede Inps, muniti di carta d’identità e codice fiscale, e richiedere il pin allo sportello: sarà assegnato subito.
Se non si è pratici con le procedure online, si può comunque inviare la domanda attraverso un patronato: in questo caso sarà il patronato a inviare l’istanza e non si avrà bisogno del pin, della cns o dello spid.
Come si presenta la domanda d’invalidità all’Inps
Una volta in possesso del codice pin o delle differenti credenziali, si deve:
- accedere al sito web dell’Inps;
- cliccare su “Accesso ai servizi”, “Servizi per il cittadino”; bisogna indicare come username il proprio codice fiscale e il codice pin di 16 cifre assegnato (che sarà cambiato, al primo accesso, in un codice di 8 cifre);
- a questo punto si deve entrare nella sezione “Servizi per il cittadino”, nella quale appare un lungo elenco di funzioni a cui accedere: è necessario selezionare “Invalidità civile: invio domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari”; la domanda, come già detto, vale per tutte le prestazioni richieste, sia per l’invalidità che per l’indennità di accompagnamento;
- entrati nell’area “Invalidità civile”, bisogna selezionare, sulla sinistra, la sezione “Acquisizione richieste”.
Una volta entrati su “Acquisizione richieste”, bisogna compilare la domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari per ottenere l’invalidità e l’assegno di accompagnamento, che è formata da 3 sezioni; verranno richieste le seguenti informazioni:
- dati personali: indirizzo, numeri di telefono, email, eventuale domicilio per l’invio delle comunicazioni;
- eventuale indicazione di un nominativo e di un’utenza telefonica di una seconda persona, per contatti;
- numero del certificato rilasciato dal medico curante;
- condizione per la quale si richiede il riconoscimento dei requisiti sanitari:
- sordo civile;
- cieco civile;
- invalido civile;
- portatore di handicap;
- collocamento mirato.
- si devono poi indicare:
- l’Asl territorialmente competente;
- eventuali giornate da escludere per fissare l’accertamento.
Effettuate queste operazioni, cliccando sul tasto “continua”, compare una schermata contenente i seguenti dati:
- numero di protocollo assegnato alla domanda;
- giorno e ora della visita medica (assegnata automaticamente dal sistema);
- identificativo visita;
- commissione medica competente ed indirizzo presso cui sarà effettuata la visita.
Lo stesso procedimento va utilizzato non solo per la domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari per le prestazioni connesse all’invalidità (o all’handicap, alla cecità, alla sordità…), ma anche per quella di aggravamento dei requisiti.
Che cosa fare in caso di errori nella compilazione della domanda
Se qualcosa va storto durante la compilazione della domanda, non è necessario compilare da zero una nuova istanza, ma si può recuperare dalla sezione “Recupero richiesta”.
Dalla sezione Invalidità civile, terminata la compilazione della domanda, è poi possibile visualizzare la domanda (o le domande, se le richieste sono più d’una), dalla sezione “visualizzazione richieste”, o modificarle, dalla sezione “Modifica Richiesta”.
Appuntamento con la commissione medica
Si può anche modificare la data dell’appuntamento per la visita medica, alla sezione “Cambio appuntamento”, ma solo entro 48 ore dall’acquisizione della richiesta.
L’interessato deve poi presentarti all’appuntamento, davanti alla commissione medica, perché siano effettuati gli accertamenti sanitari. La commissione medica è detta Cmi, commissione medica integrata: si tratta della commissione medica locale Asl integrata da un medico dell’Inps.
È importante sapere che è possibile farsi assistere, durante la visita, da un medico di fiducia, che può anche non essere il medico curante.
Verbale di riconoscimento dell’invalidità, dell’handicap o della non autosufficienza
Una volta effettuata la visita medica da parte della commissione Asl, questa si conclude con un verbale, nel quale possono essere riconosciute o meno la condizione d’invalidità, di handicap, ulteriori condizioni ed i correlati benefici.
In caso di mancato accoglimento delle richieste, è possibile ricorrere al tribunale, dopo essersi sottoposti un accertamento tecnico preventivo.
Richiesta della pensione d’invalidità e dell’accompagnamento
Una volta ottenuto il verbale di riconoscimento dell’invalidità dalla commissione medica, si deve richiedere la pensione attraverso il servizio online, disponibile nel portale dell’Inps, “Verifica dati socio-economici e reddituali per la concessione delle prestazioni economiche”, modello AP 70. In alternativa, la domanda può essere inoltrata tramite call center o patronato.
Lo stesso procedimento vale anche per richiedere l’assegno di accompagnamento, nel caso in cui l’interessato sia stato riconosciuto non autosufficiente, e per le altre prestazioni economiche erogate dall’Inps collegate alle condizioni sanitarie riconosciute.
Come si fa la domanda semplificata di accompagnamento per anziani?
Da pochi mesi, l’Inps ha introdotto la possibilità di presentare la domanda di accompagnamento semplificata per anziani.
Se l’interessato possiede il requisito anagrafico per il diritto alla domanda semplificata, pari a 67 anni per il 2019, può beneficiare della procedura di domanda semplificata, che è suddivisa in due sezioni:
- la prima è relativa all’inserimento dei dati obbligatori e comprende i dati anagrafici, i recapiti, gli eventuali dati del coniuge, del rappresentante legale e la sezione relativa all’accertamento richiesto;
- la seconda sezione consente di acquisire i seguenti dati:
- l’eventuale ricovero;
- l’eventuale delega alla riscossione di un terzo e in favore delle associazioni;
- la modalità di pagamento.
In buona sostanza, la seconda sezione corrisponde al modello AP70, e serve alla verifica dei dati per il diritto all’accompagnamento: questa seconda sezione è comunque facoltativa, perché il beneficiario dell’accompagnamento può scegliere di inviare il modello AP70 per conto proprio, una volta ottenuto il riconoscimento dei requisiti sanitari per l’indennità.
Nella domanda semplificata è prevista, infine, una sezione “Allegati” per l’inserimento di dichiarazioni di responsabilità e di altri documenti necessari in relazione alla tipologia di richiesta.
Una volta completata l’acquisizione dei dati, la domanda semplificata deve essere trasmessa all’Inps attraverso la funzione “Invio domanda”. La sezione dedicata ai requisiti socio-economici non può essere trasmessa se non compilata in tutti i suoi campi obbligatori.
I dati, così come inseriti, transiteranno automaticamente nella fase relativa alla concessione dell’indennità, dopo la definizione del verbale sanitario che riconosce il diritto all’accompagnamento.
In parole semplici, con la domanda di accompagnamento semplificata per anziani si anticipano i dati per il diritto alla prestazione al momento della presentazione della domanda d’invalidità. In sostanza, secondo l’Inps, con questo meccanismo i soldi arrivano prima.