
616 posti di operatore giudiziario disponibili con avviamento a selezione per i disoccupati iscritti alle liste di collocamento.
Il Ministero della Giustizia ha indetto una procedura di assunzione per il reclutamento, mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento (art.16 L. 56/1987), di 616 operatori giudiziari, da inquadrare nella seconda area funzionale, posizione retributiva F1.
Gli operatori giudiziari non saranno dunque assunti tramite concorso: l’avviamento a selezione offre infatti la possibilità di essere inseriti a tempo determinato o indeterminato dalle Pubbliche Amministrazioni, per posizioni lavorative che richiedono il solo requisito della scuola dell’obbligo, senza dover sostenere concorsi pubblici, a condizione che si possieda la professionalità eventualmente richiesta e si soddisfino i requisiti previsti per l’accesso al pubblico impiego.
I 616 operatori saranno inseriti per la copertura di posti vacanti in uffici giudiziari aventi sede nelle Regioni Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto.
L’avviso di selezione è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4° serie Concorsi ed Esami, n.80 del 8.10.2019.
Requisiti
Per partecipare alla procedura di avviamento, gli iscritti nelle liste di collocamento devono possedere, alla data di pubblicazione dell’avviso in Gazzetta Ufficiale e alla data di assunzione in servizio, i seguenti requisiti:
a) cittadinanza italiana o europea; sono ammessi i familiari di cittadini italiani o di un altro stato membro dell’Unione europea, che non abbiano la cittadinanza di uno stato membro ma che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, nonché i cittadini di paesi terzi titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria;
b) età non inferiore ai diciotto anni;
c) possesso del diploma di diploma di istruzione secondaria di primo grado (scuola media inferiore);
d) idoneità fisica allo svolgimento delle funzioni a cui la procedura si riferisce (i disabili devono risultare idonei allo svolgimento delle mansioni);
e) qualità morali e di condotta prescritte dall’art. 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
f) godimento dei diritti civili e politici;
g) non essere stati esclusi dall’elettorato attivo;
h) non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, ovvero essere stati dichiarati decaduti da un impiego statale;
i) Non aver riportato condanne penali, passate in giudicato, per reati che comportano l’interdizione dai pubblici uffici;
j) posizione regolare nei riguardi degli obblighi di leva secondo la vigente normativa italiana.
Per gli iscritti che non siano cittadini italiani o cittadini di uno stato membro dell’Unione europea i precedenti punti f), g), i)
ed j) si applicano solo in quanto compatibili, ed è richiesta un’adeguata conoscenza della lingua italiana da accertarsi in sede di prova di idoneità.
Prova di idoneità
La selezione, mirata ad accertare l’idoneità del lavoratore a svolgere le mansioni previste dal profilo professionale di operatore giudiziario, si svolge presso le Corti di appello al cui distretto appartengono le sedi di assegnazione e consiste in un colloquio e in una prova pratica di idoneità.
La prova pratica di idoneità ha ad oggetto la verifica della capacità di riordinare fascicoli cartacei e la verifica del possesso delle nozioni di base nell’uso di computer e sistemi informatici (utilizzo di programmi di videoscrittura e della posta elettronica, capacità di navigazione sulla rete internet).
Le Corti di appello competenti per territorio provvederanno ad avvisare i lavoratori presenti negli elenchi forniti dalle competenti amministrazioni regionali, della data e della sede dove si svolgeranno le prove di idoneità, mediante raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo di residenza o al diverso indirizzo dichiarato.
Riserva
Il 30% dei posti messi a concorso è riservato ai volontari in ferma breve e ferma prefissata delle Forze armate, congedati senza demerito ovvero durante il periodo di rafferma, e ai volontari in servizio permanente.
Assunzione
Entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento nella Gazzetta Ufficiale, la Direzione generale del personale e della formazione del Ministero della giustizia -Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi inoltra alle competenti amministrazioni regionali la richiesta di avviamento a selezione di un numero di lavoratori pari
al doppio dei posti da ricoprire.
Le competenti amministrazioni regionali, entro quarantacinque giorni dal ricevimento della richiesta, procedono ad avviare a selezione
i lavoratori nel numero richiesto.
All’esito della richiesta di avviamento, su base territoriale, sarà formata una singola graduatoria, comprensiva di un numero di candidati pari al doppio dei posti da ricoprire.
Le amministrazioni regionali dovranno poi trasmettere alle Corti di appello competenti per territorio gli elenchi dei nominativi dei lavoratori avviati alla selezione, secondo l’ordine di graduatoria e con espressa indicazione del punteggio.