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Flat tax: abolite detrazioni e bonus

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Addio agli sgravi fiscali: la nuova tassazione con aliquota d’imposta unica cancella i bonus e la possibilità di scaricare le spese.

La nuova Flat tax, cioè la “tassa piatta”, che non sarà progressiva come l’Irpef, ma con un’aliquota d’imposta unica, sarà più conveniente per i cittadini? Che cosa ci aspetta?

Al momento non ci sono notizie certe in merito, in quanto il provvedimento che si vorrebbe adottare non è ancora legge. In base a quanto descritto nel Def (documento di economia e finanza), però, emergono chiaramente quelle che saranno le caratteristiche distintive della nuova tassazione.

In particolare, dal documento emerge la volontà di applicare un’aliquota d’imposta unica, che sarà del 15% per i redditi più bassi, e del 20% sui redditi più elevati. Un sistema molto lontano, dunque, da quello dell’attuale Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche), che prevede diverse aliquote, dal 23% al 43%, a seconda delle fasce di reddito.

Da una prima analisi, dunque, l’imposizione fiscale, col nuovo sistema dell’aliquota unica al 15% o al 20%, sembrerebbe molto più leggera. C’è, però, un aspetto tutt’altro che trascurabile: il Governo vorrebbe, assieme alla Flat tax, abolite detrazioni e bonus.

In sostanza, si vorrebbe cancellare l’attuale sistema degli sgravi fiscali, ossia eliminare deduzioni, detrazioni e bonus, a partire dal bonus Renzi da 80 euro. Ricordiamo che le deduzioni consentono di sottrarre un importo dal reddito, in modo che l’interessato possa beneficiare di un imponibile più basso; le detrazioni consentono di sottrarre un importo direttamente dalle imposte, abbassando quindi il saldo delle tasse da pagare; bonus e crediti d’imposta hanno un funzionamento simile alle detrazioni, in quanto abbassano, ugualmente, l’imposta.

Grazie a questo sistema, la tassazione Irpef risulta, in concreto, molto più leggera rispetto all’imposizione modulata puramente sulle aliquote da applicare alle fasce di reddito. La generalità dei contribuenti, difatti, beneficia di deduzioni (ad esempio, per il versamento dei contributi previdenziali), detrazioni (per familiari a carico, per reddito di lavoro o di pensione, per spese mediche, scolastiche…) e bonus: toglierli, anche in cambio di un’aliquota d’imposta più bassa, probabilmente si tradurrebbe in uno svantaggio per la maggior parte dei cittadini. In base a quanto reso noto nel Def, sarebbero previste agevolazioni solo per famiglie numerose e disabili.

Ma procediamo per ordine e cerchiamo di capire, dopo aver fatto il punto sull’attuale tassazione, che cosa potrebbe cambiare con l’abolizione di deduzioni, detrazioni e bonus.

Come funziona l’Irpef?

L’Irpef non è calcolata applicando un’aliquota unica a tutto il reddito, ma è modulata sulla base di aliquote e scaglioni:

  • sino a 15.000 euro di reddito, l’imposta è pari al 23%;
  • da 15.0001 a 28.000 euro, la tassazione ammonta al 27%;
  • da 28.001 a 55.000 euro, l’imposta è pari al 38%;
  • da 55.001 a 75.000 euro, si applica il 41%;
  • da 75.001 euro in poi, l’aliquota da applicare è il 43%.

In pratica, se lavoratore guadagna 25mila euro l’anno, dedotti i contributi, deve corrispondere allo Stato il 23% sui primi 15mila euro di reddito, pari a 3,450 euro, ed il 28% sui restanti 10mila euro, pari a 2.800 euro, per un totale Irpef di 6.250 euro. L’imposta così calcolata, però, è solo l’Irpef lorda, sulla quale si devono applicare bonus e detrazioni. Per la produzione di redditi di lavoro dipendente, ad esempio, si può beneficiare di una detrazione che può arrivare ad abbassare l’imposta di 1.880 euro.

Quali sono deduzioni, bonus e detrazioni?

Le deduzioni, le detrazioni, i bonus ed i crediti d’imposta attualmente applicabili sono molto numerosi: si va dalla deduzione per il versamento dei contributi previdenziali alle detrazioni per la produzione di reddito di lavoro o di pensione, dalla detrazione per i familiari a carico al bonus Renzi, dalla detrazione per le spese mediche a quella per il pagamento dell’affitto o del mutuo…

Le principali detrazioni e deduzioni, assieme ai bonus ed ai crediti d’imposta, sono elencate qui: Che cosa si può scaricare dal 730?

Che cosa cambia con la riforma fiscale?

In base a quanto esposto nel Def, oltre alla Flat tax con aliquota unica è prevista espressamente una riforma di tutte le agevolazioni fiscali.

In particolare, nel documento è chiarito che nei prossimi anni ci sarà la graduale estensione del regime di imposta sulle persone fisiche a due aliquote, del 15% e del 20%, a partire dei redditi più bassi.

L’intervento si sosterrà grazie alla crescita dell’economia, favorita dal taglio delle aliquote d’imposta, che determinerà l’aumento del gettito fiscale. Tuttavia, per ridurre l’indebitamento sarà anche necessario compiere un paziente lavoro di revisione della spesa corrente dell’amministrazione pubblica e delle agevolazioni fiscali: questo lavoro porterà a un primo pacchetto di misure già nella legge di bilancio per il 2020.

In sostanza, la Flat tax sarà coperta da una riduzione delle spese fiscali: saranno però salvaguardate le agevolazioni a sostegno della famiglia e delle persone con disabilità.

Le iniziative future verteranno prioritariamente sul riordino dei sussidi per la natalità e la genitorialità, sulla promozione del welfare familiare ed aziendale e sul miglioramento del sistema scolastico, del sistema sanitario e delle relative infrastrutture.

Al posto di bonus e detrazioni fiscali, in base a quanto reso noto, dovrebbe essere istituita una deduzione fissa pari a un massimo di 3mila euro, graduata sul reddito dichiarato, sul numero dei componenti familiari e sulle eventuali condizioni di disabilità.

La flat tax conviene?

Ma l’applicazione di un’aliquota unica, con un’eventuale sola deduzione sul reddito imponibile, conviene? La convenienza varia a seconda della situazione in cui si trova il contribuente:

  • un contribuente con un reddito elevato, senza familiari a carico, che non ha sostenuto spese significative (mediche, per la casa, per l’istruzione…), sicuramente trae dalla nuova tassazione un grande vantaggio;
  • al contrario, chi ha un reddito medio-basso, con familiari a carico, e ha sostenuto, ad esempio, spese mediche, scolastiche, o di ristrutturazione dell’abitazione, con la nuova flat tax perde nettamente; in base a quanto reso noto sinora, difatti, la prevista deduzione unica non compenserebbe assolutamente la cancellazione di bonus, deduzioni e detrazioni.

Il secondo contribuente, con reddito non elevato, familiari a carico e diverse spese, difatti, con l’attuale sistema beneficia di una tassazione piuttosto leggera o pari a zero, grazie alle numerose detrazioni. Con la Flat tax, invece, le spese ed i carichi familiari non hanno alcuna rilevanza.

La Flat tax esiste già, per chi ha la partita Iva. Per approfondire e capire meglio come funziona: Flat tax 2019, che cosa cambia.


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