
Nuovi concorsi per 4.728 nuovi ingressi nell’Inps: organico più pesante per fronteggiare le crescenti funzioni richieste.
Crescerà di 2.290 addetti, entro l’anno, il personale in servizio presso l’Inps: la nuova determina, firmata recentemente dal presidente designato Pasquale Tridico, prevede infatti 4.728 nuove assunzioni, a fronte di 2.438 cessazioni.
L’organico Inps dovrebbe dunque passare dalle 25.823 unità, presenti alla fine del 2018, a 28.113 unità, con una spesa per il personale che salirà in misura pari a 62 milioni di euro, da 620,7 milioni a 682,5.
Le posizioni dirigenziali di prima e seconda fascia aumenteranno invece rispettivamente da 40 a 43 e da 440 a 445.
In sostanza, quindi, sono previste presso l’Inps 5mila nuove assunzioni.
Quali saranno i profili coinvolti? Secondo il nuovo piano dei fabbisogni, si tratterà, oltreché di dirigenti, di medici e di impiegati di area A, B e C.
Bisogna comunque considerare che l’organico dell’Inps, negli ultimi anni, è calato notevolmente: dal 2014 al 3 aprile 2019 la consistenza complessiva dei dipendenti dell’istituto è passata difatti da 30.818 unità a 25.625. Questo calo è stato però accompagnato da un continuo aumento delle attività dell’ente: oltre alle attività istituzionali da sempre svolte, alle pensioni ed alle prestazioni di assistenza esistenti da anni, difatti, negli ultimi tempi l’Inps si è visto assegnare la gestione di nuovi strumenti come l’Ape volontario e sociale, la Naspi, il Rei, il bonus bebè e, da ultimi, il reddito e la pensione di cittadinanza e la nuova pensione quota 100.
Ecco perché l’aumento dell’organico è una necessità sempre più pressante, da accompagnare a una riorganizzazione di tutto il personale dell’istituto.
Ma procediamo per ordine, e facciamo il punto della situazione.
Chi potrà essere assunto?
Chi potrà candidarsi in occasione delle 4.728 nuove assunzioni?
Il nuovo piano di assunzioni prevede, per il 2019, l’immissione di:
- 35 medici di secondo livello;
- 4598 impiegati da inquadrare nell’area C;
- 88 impiegati da inquadrare nell’area B;
- 16 impiegati da inquadrare nell’area A.
Quando saranno indetti i nuovi concorsi?
Ancora non sono state rese note le date entro le quali sarà possibile candidarsi per le nuove posizioni.
La determinazione recentemente firmata da Pasquale Tridico, nell’attuale veste di “organo munito dei poteri del consiglio di amministrazione”, si trova attualmente al vaglio dei ministeri competenti, ossia del ministero della Funzione pubblica, del ministero del Lavoro e del ministero dell’Economia.
In ogni caso, è possibile sapere, in tempo reale, quando saranno indetti i nuovi concorsi:
- accedendo al portale web dell’Inps e seguendo il percorso: Avvisi, bandi e fatturazione, concorsi, Elenco concorsi;
- consultando la Gazzetta Ufficiale, IV Serie Concorsi ed esami.
Inoltre, i concorsi e le procedure di assunzione più rilevati sono sempre indicati, in tempo reale, in: Lavoro e concorsi, la guida per essere sempre aggiornati.
Come ci si candida?
Le domande di partecipazione al concorso di proprio interesse, una volta pubblicato il bando, dovranno essere presentate esclusivamente in via telematica, mediante l’utilizzo del pin dispositivo dell’Inps, oppure dell’identità unica digitale Spid, o della carta nazionale dei servizi Cns,, utilizzando l’applicazione ConcorsINPS, disponibile all’interno del portale web dell’istituto.
Quali sono i requisiti richiesti?
Non essendo ancora stati indetti i bandi di concorso, non è possibile conoscere, nel dettaglio, le condizioni richieste per potersi candidare.
Per capire il livello di conoscenze e competenze richieste bisogna comunque tener presente che, secondo il sistema di classificazione generale dei dipendenti pubblici, questi sono suddivisi in quattro categorie denominate, rispettivamente, A, B, C e D.
La categoria A è la categoria base, il livello meno elevato di carriera in un ente pubblico. In particolare, appartengono a questa categoria i lavoratori che svolgono attività caratterizzate da:
- conoscenze di tipo operativo generale, la cui base teorica si sviluppa con la scuola dell’obbligo, acquisibili attraverso esperienza diretta sulla mansione;
- contenuti di tipo ausiliario rispetto a più ampi processi produttivi/amministrativi;
- problematiche lavorative di tipo semplice;
- relazioni organizzative di tipo prevalentemente interno basate su interazione tra pochi soggetti.
La categoria B appartiene ai lavoratori che svolgono attività caratterizzate da:
- buone conoscenze specialistiche: la base teorica di conoscenze è acquisibile con la scuola dell’obbligo generalmente accompagnato da corsi di formazione specialistici;
- un grado di esperienza discreto;
- contenuto di tipo operativo con responsabilità di risultati parziali rispetto a più ampi processi produttivi/amministrativi;
- discreta complessità dei problemi da affrontare e discreta ampiezza delle soluzioni possibili;
- relazioni organizzative interne di tipo semplice anche tra più soggetti interagenti, relazioni esterne (con altre istituzioni) di tipo indiretto e formale;
- relazioni con gli utenti di natura diretta.
Ad esempio, rientrano nella categoria B operai professionali, addetti all’archivio, operai socio assistenziali.
Il livello di conoscenze e competenze cresce, poi, con la categoria C. Appartengono a questa categoria i lavoratori che svolgono attività caratterizzate da:
- approfondite conoscenze mono specialistiche: la base teorica di conoscenze è acquisibile con la scuola secondaria superiore;
- un grado di esperienza pluriennale, con necessità di aggiornamento;
- contenuto di concetto con responsabilità di risultati relativi a specifici processi produttivi/amministrativi;
- media complessità dei problemi da affrontare basata su modelli esterni predefiniti e significativa ampiezza delle soluzioni possibili;
- relazioni organizzative interne anche di natura negoziale ed anche con posizioni organizzative al di fuori delle unità organizzative di appartenenza, relazioni esterne (con altre istituzioni) anche di tipo diretto.
Appartengono, ad esempio, alla categoria gli agenti di polizia municipale e locale, gli educatori, gli assistenti amministrativi.
Infine, è presente la categoria D, che richiede un elevato grado di conoscenze e competenze, ed il cui titolo di studio richiesto è almeno la laurea.
Esiste una progressione, ad ogni modo, all’interno delle stesse categorie (ad esempio C1, C2, etc.)
Impiegati Inps da inquadrare nell’area C: requisiti
Nel 2018, l’Inps ha indetto un concorso per il reclutamento di 967 impiegati (consulenti di protezione sociale) da inquadrare nell’area C, posizione economica C1.
Ecco i requisiti richiesti nel precedente bando, che con tutta probabilità saranno simili ai requisiti richiesti ai 4.598 nuovi impiegati da inquadrare nell’area C:
- laurea magistrale/specialistica (LM/LS), o diploma di laurea (DL) secondo il “vecchio ordinamento”;
- cittadinanza italiana o europea;
- idoneità fisica all’impiego;
- godimento dei diritti civili e politici;
- posizione regolare nei confronti degli obblighi di leva;
- assenza di destituzione, licenziamento, interdizione, dispensa o di decadenza dall’impiego presso una pubblica amministrazione.
Titoli che danno diritto a punteggio aggiuntivo
Il precedente concorso Inps, dedicato agli impiegati da inquadrare nell’area C, prevedeva anche un punteggio aggiuntivo in relazione ai seguenti titoli posseduti:
- laurea magistrale/specialistica/vecchio ordinamento con votazione finale da 101 a 105;
- laurea magistrale/specialistica/vecchio ordinamento con votazione finale da 106 a 110;
- laurea magistrale/specialistica/vecchio ordinamento con votazione finale pari a 110 e lode;
- uno o più master di II livello inerenti alle materie del presente bando di concorso;
- uno o più dottorati di ricerca (DR) inerenti alle materie del presente bando di concorso.
- ulteriore/i laurea/e magistrale/specialistica/vecchio ordinamento (o ulteriori lauree magistrali/specialistiche/vecchio ordinamento), a prescindere dal punteggio riportato;
- ECDL;
- livello di conoscenza della lingua inglese almeno pari a B2.