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CU lavoro autonomo: come si compila

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Come si compila la certificazione unica per i redditi di lavoro autonomo corrisposti dal sostituto d’imposta.

Sei un imprenditore o un professionista? L’anno scorso hai pagato un lavoratore autonomo occasionale con ritenuta d’acconto, o un professionista, anche senza ritenuta d’acconto (ad esempio un forfettario, o un aderente al regime dei minimi)?

Forse non sai che sei obbligato ad inviare la Cu (il modello che sostituisce il Cud) anche per i lavoratori autonomi, non solo per i dipendenti. Inoltre, la CU va inviata anche se non hai applicato ritenute d’acconto sul compenso.

Stai entrando nel panico? Non sai da che parte cominciare? Puoi stare tranquillo: in realtà, il modello CU per i lavoratori autonomi contiene molti meno dati rispetto a quelli da indicare per i dipendenti, quindi la sua compilazione è più semplice e più veloce.

Facciamo allora il punto sulla CU lavoro autonomo: come si compila, quali dati indicare, entro quando si invia.

Che cos’è la CU

La certificazione unica, o CU, è il modello che sostituisce il vecchio Cud, che ha la funzione di certificare i redditi corrisposti da un sostituto d’imposta (ossia da un soggetto che paga le tasse al posto del reale debitore d’imposta, “sostituendosi” a lui, come fa ad esempio il datore di lavoro col dipendente). Si tratta dunque del documento che contiene i redditi percepiti nell’anno e le ritenute subite da lavoratori, pensionati e disoccupati, indispensabile per compilare la dichiarazione dei redditi.

Questo modello deve essere consegnato ai lavoratori, dipendenticollaboratori e autonomi, da parte del datore di lavoro o committente, mentre ai disoccupati e ai pensionati viene consegnato direttamente dall’Inps o dal diverso ente previdenziale che riconosce la prestazione.

Da quest’anno, poi, la Cu viene consegnata a tutti coloro che affittano una casa con un contratto di locazione breve attraverso un intermediario: l’intermediario che riceve i compensi, difatti, paga all’erario l’imposta sull’affitto (la cosiddetta tassa Airbnb) al posto del proprietario, ed effettua una trattenuta sull’ammontare da liquidare a quest’ultimo.

Il modello è poi trasmesso dal datore, dal committente o dall’ente che eroga la pensione o la prestazione all’Agenzia delle Entrate, che lo rende disponibile per la compilazione del 730 fai-da-te o del modello Unico.

Quando si invia la CU?

Le CU relative ai compensi pagati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018 vanno inviate:

  • all’Agenzia Entrate, entro il 7 marzo 2019;
  • ai lavoratori, entro il 31 marzo 2019.

Se, però, la CU contiene solo redditi esenti o non dichiarabili con la dichiarazione dei redditi precompilata, può essere inviata entro il termine di presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (modello 770), cioè entro il 31 ottobre 2019.

Dove si trova la CU?

Se non hai un gestionale di studio che prevede la compilazione delle CU, devi scaricare il software dell’Agenzia delle Entrate. Nel portale web delle Entrate (Agenziaentrate.gov.it) devi seguire il percorso: Home, Schede, Dichiarazioni, Certificazione unica 2019, Software di compilazione Certificazione Unica 2019.

Indipendentemente dal sistema operativo, per eseguire il software devi selezionare il link: Modello Certificazione Unica 2019.

Scaricherai il File CUR19. Una volta aperto, puoi iniziare la compilazione.

Il software ti richiede, all’apertura, se sei un soggetto che presenta la dichiarazione per proprio conto o un intermediario.

Una volta messo il flag sulla risposta e su “chiudi”, ti si aprirà una schermata: devi cliccare il riquadro “New” in alto a sinistra per iniziare la compilazione della CU. Il sistema ti chiederà se vuoi compilare una nuova CU, o iniziare una CU partendo dai dati anagrafici dello scorso anno.

Si aprirà poi una pagina in cui indicare i dati del sostituto d’imposta, cioè i tuoi dati, se stai presentando la dichiarazione per conto tuo.

Come compilare la CU lavoro autonomo: codice

Ecco quali sono i dati da indicare per le CU in cui sono certificati compensi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi.

Innanzitutto, devi compilare la pagina contenente i dati anagrafici dell’interessato.

Devi poi accedere al riquadro relativo alle certificazioni di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi Nella casella 1 “Causale”, devi riportare uno dei seguenti codici, a seconda della tipologia di reddito del lavoratore:

  • A: prestazioni di lavoro autonomo rientranti nell’esercizio di arte o professione abituale; se hai pagato la parcella all’avvocato, ad esempio, è questo il codice da indicare;
  • H: indennità corrisposte per la cessazione dei rapporti di agenzia delle persone fisiche e delle società di persone;
  • M: prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente (vedi Lavoro autonomo occasionale);
  • M1: redditi derivanti dall’assunzione di obblighi di fare, di non fare o permettere
  • O: prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente, per le quali non sussiste l’obbligo d’ iscrizione alla gestione separata (ultrasessantacinquenni che hanno esercitato la facoltà di non iscrizione alla gestione separata Inps)
  • O1: redditi derivanti dall’assunzione di obblighi di fare, di non fare o permettere, per le quali non sussiste l’obbligo di iscrizione alla gestione separata (ultrasessantacinquenni che hanno esercitato la facoltà di non iscrizione alla gestione separata Inps);
  • Q: provvigioni corrisposte ad agente o rappresentante di commercio monomandatario
  • R: provvigioni corrisposte ad agente o rappresentante di commercio plurimandatario
  • S: provvigioni corrisposte a commissionario
  • T: provvigioni corrisposte a mediatore
  • U: provvigioni corrisposte a procacciatore di affari.

Come compilare la CU lavoro autonomo: dati fiscali

Nel riquadro devi poi indicare, tra i dati fiscali:

  • l’ammontare lordo corrisposto (casella 4) al netto dell’Iva eventualmente dovuta;
  • eventuali somme non soggette a ritenuta(casella 7) col relativo codice (casella 6), già comprese nell’ammontare lordo, quindi già indicate in casella 4; ad esempio, devi compilare questo campo se hai corrisposto al lavoratore un rimborso per le spese anticipate in nome e per conto tuo, oppure se il lavoratore è un minimo o un forfettario a cui non si applica la ritenuta d’acconto;
  • l’imponibile su cui calcolare la ritenuta (casella 8), cioè l’ammontare lordo, al netto di eventuali somme non soggette a ritenuta (in parole semplici, in casella 8 devi indicare il risultato di casella 4 -casella 7), con la relativa ritenuta a titolo d’acconto(casella 9): la ritenuta non si applica, ovviamente, se il risultato è pari a zero.

Come compilare la CU lavoro autonomo: cassa professionale

Il contributo integrativo destinato alle casse professionali non fa parte del compenso, quindi non deve essere esposto in nessun riquadro.

Il 4% relativo al contributo Inps gestione separata, per i professionisti che non possiedono la cassa di previdenza di categoria, fa invece parte del compenso ed è assoggettato alla ritenuta d’acconto.

Come compilare la CU lavoro autonomo: minimi e forfettari

Se il lavoratore a cui hai corrisposto il compenso aderisce al regime dei minimi o forfettario, non subisce ritenute d’acconto.

Soffermiamoci allora nella compilazione del riquadro:

  • casella 4: devi indicare l’ammontare lordo corrisposto, cioè l’intero importo corrisposto, anche se non assoggettato alla ritenuta d’acconto;
  • casella 7: devi riportare lo stesso importo, perché in questa casella vanno indicate le somme che, per espressa disposizione di legge, non costituiscono reddito imponibileper il percipiente e, pertanto, non sono assoggettate a ritenuta; ricordati di indicare la causale di esclusione nella casella 6 (ad esempio, codice 7, per l’erogazione di altri redditi non soggetti a ritenuta o esenti);
  • casella 8: nel caso dei minimi o di forfettari, sottraendo l’importo della casella 7 dall’importo della casella 4 otteniamo come risultato zero, perché gli importi sono identici;
  • non deve dunque essere indicata alcuna ritenuta nella casella 9.

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