
Chi riceverà il nuovo sussidio per reddito sotto la soglia di povertà perderà le prestazioni di assistenza dell’Inps?
Pensione di invalidità civile, che cos’è e chi ne ha diritto
Nel dettaglio, per ottenere la pensione d’invalidità civile nel 2019, il cui importo è pari a 285,66 euro mensili, bisogna possedere i seguenti requisiti:
- essere invalidi parziali di età compresa tra i 18 e i 67 anni (l’età limite per richiedere la prestazione originariamente prevista, pari a 65 anni, è stata elevata in base agli incrementi alla speranza di vita media), con una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 74 e il 99%;
- essere cittadini italiani, europei o extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo;
- avere un reddito annuo non superiore a 4.906,72 euro (l’importo risulta dall’applicazione della rivalutazione al limite di reddito 2018: deve essere ancora confermato ufficialmente dall’Inps);
- essere in stato di disoccupazione (lo stato di disoccupazione si mantiene, anche se si lavora, se non si superano 8mila euro di reddito su base annua, se l’attività esercitata è di lavoro dipendente o co.co.co., oppure non si superano 4.800 euro su base annua, se l’attività è di lavoro autonomo; non è più necessario, per ottenere l’assegno dall’Inps, l’obbligo dell’iscrizione nelle liste di collocamento speciali).
Se l’interessato è lavoratore dipendente e supera i 4.906,72 euro di reddito, senza superare 8mila euro su base annua, pur non perdendo lo stato di disoccupazione perde la pensione d’invalidità civile, in quanto oltrepassa il limite di reddito assoluto. In ogni caso, ai fini del calcolo del reddito personale annuo rileva solo quello dell’invalido, mentre non si contano i redditi dei familiari.
Per ottenere la pensione d’inabilità civile, il cui importo mensile è identico, bisogna invece possedere i seguenti requisiti:
- essere invalidi di età compresa tra i 18 e i 67 anni (l’età limite per richiedere la prestazione originariamente prevista, pari a 65 anni, è stata elevata in base agli incrementi alla speranza di vita media), con una riduzione della capacità lavorativa pari al 100%;
- essere cittadini italiani, europei o extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo;
- avere un reddito annuo non superiore a 16.814,34 euro annui, per il 2019;
- per il diritto al sussidio non è richiesto lo stato di disoccupazione e non sono previsti limiti collegati all’indicatore Isee del nucleo familiare.
Reddito di cittadinanza, che cos’è e chi ne ha diritto
Il reddito di cittadinanza consiste in una prestazione economica mensile, esentasse, accreditata a favore di coloro che possiedono un reddito sotto la soglia di povertà.
È considerato al di sotto della soglia di povertà ai fini del reddito di cittadinanza chi possiede un reddito inferiore ai 780 euro mensili, in caso di nucleo familiare con un solo componente. In caso di più componenti, il reddito viene aumentato dello 0,20 per ogni figlio minore e dello 0,40 per il coniuge.
Potranno chiedere il reddito di cittadinanza i cittadini maggiorenni che soddisfano le seguenti condizioni:
- si trovano in stato di disoccupazione o risultano inoccupati (cioè hanno perso il posto o non hanno mai lavorato); coloro che hanno presentato le dimissioni sono esclusi dal reddito per un anno;
- sono cittadini italiani, europei o extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo;
- sono residenti stabilmente in Italia da almeno 10 anni;
- percepiscono un reddito di lavoro inferiore alla soglia di povertà, cioè sotto i 780 euro mensili;
- percepiscono una pensione inferiore alla soglia di povertà, pari, come abbiamo detto, a 780 euro mensili;
- possiedono un Isee del nucleo familiare inferiore a 9.360 euro;
- possiedono un valore del reddito familiare inferiore a 6 mila euro, per il singolo componente, o a 7.560 euro, in caso di pensione di cittadinanza; l’importo è elevato sino a 9.360 euro per chi paga l’affitto ed è da adeguare col parametro della scala di equivalenza;
- possiedono al massimo due immobili nel nucleo familiare, ma il secondo immobile non deve avere un valore superiore a 30mila euro;
- possiedono un patrimonio mobiliare familiare (conti, carte prepagate, titoli, libretti, partecipazioni…) non superiore a 6mila euro; la soglia è incrementata di 2mila euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di 10 mila euro, incrementati di ulteriori mille euro per ogni figlio successivo al secondo; i massimali sono ulteriormente incrementati di 5mila euro per ogni componente con disabilità, come definita a fini Isee, presente nel nucleo;
- nessun componente del nucleo deve possedere autoveicoli immatricolati da meno di 6 mesi, o con cilindrata superiore a 1.600 cc e motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, navi o imbarcazioni da diporto.
Sarà dunque richiesta la dichiarazione Isee per beneficiare del sussidio.
Il reddito di cittadinanza è compatibile con la pensione d’invalidità?
Nello specifico, il decreto in materia stabilisce che, ai fini del reddito di cittadinanza, il reddito familiare è determinato al netto dei trattamenti assistenziali eventualmente inclusi nell’Isee non più in godimento, ed include i trattamenti assistenziali in corso di godimento da parte dei componenti del nucleo familiare, fatta eccezione per le prestazioni non sottoposte alla prova dei mezzi, come l’assegno di accompagnamento.Nel valore dei trattamenti di assistenza non rilevano il pagamento di arretrati, le riduzioni nella compartecipazione al costo dei servizi e le esenzioni e agevolazioni per il pagamento di tributi, i rimborsi di spese sostenute, i buoni servizio o altri titoli che svolgono la funzione di sostituzione di servizi. Non rileva il bonus bebè.