I lavoratori domestici hanno diritto all’aspettativa retribuita per assistere un familiare con handicap grave riconosciuto?
La legge [1] accorda tutele particolari ai disabili a cui è riconosciuto un handicap in situazione di gravità ed ai familiari che li assistono: tra i benefici lavorativi più importanti, è presente il congedo straordinario, o congedo legge 104.
Si tratta di un periodo di aspettativa retribuita, riconosciuto a chi ha un rapporto di lavoro dipendente ed assiste un familiare con handicap grave riconosciuto, della durata massima di 2 anni nell’arco della vita lavorativa e per ciascun disabile.
Per fruire del congedo sono previsti specifici requisiti; inoltre, non tutti i lavoratori possono accedervi. Possono richiedere il congedo legge 104 colf e badanti? In altre parole, i lavoratori domestici hanno diritto al congedo straordinario?
Facciamo il punto si questo importante beneficio, ricordando che possono, in ogni caso, fruirne solo i lavoratori per l’assistenza di un familiare disabile e non il disabile in prima persona. Questo, a differenza di quanto avviene in relazione ai permessi legge 104, che possono essere fruiti sia dal disabile lavoratore, che dal lavoratore che assiste un familiare disabile.
Non possono fruire del congedo, inoltre, i lavoratori che non sono dipendenti, come i collaboratori ed i liberi professionisti. Ma procediamo con ordine.
A quali familiari spetta il congedo legge 104?
Possono fruire del congedo straordinario i lavoratori dipendenti secondo il seguente ordine di priorità:
- in primo luogo, il congedo può essere chiesto dal coniuge, quindi dal marito per assistere la moglie o dalla moglie per assistere il marito, o dalla parte dell’unione civile per assistere il partner o dal convivente di fatto (cosiddetto convivente more uxorio); sia il coniuge che la parte dell’unione civile, che il convivente di fatto da assistere devono essere riconosciuti disabili in situazione di gravità e devono risultare conviventi con il lavoratore;
- in mancanza del coniuge/partener dell’unione civile/convivente di fatto, il congedo può poi essere chiesto dal padre o dalla madre, anche adottivi o affidatari, per il figlio disabile con handicap grave; in particolare, si può ottenere il congedo per il figlio disabile in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente o della parte dell’unione civile convivente;
- può richiedere il congedo, poi, uno dei figli conviventi del portatore di handicap grave, nel caso in cui il coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente ed entrambi i genitori del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti;
- nel caso in cui il coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente, entrambi i genitori ed i figli conviventi del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti, può chiedere il congedo uno dei fratelli o sorelle conviventi del disabile in situazione di gravità;
- può infine richiedere il congedo un parente o affine entro il terzo grado convivente del portatore di handicap grave, nel caso in cui il coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente, il convivente di fatto, entrambi i genitori, i figli conviventi e i fratelli o le sorelle conviventi del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti.
Chi sono i parenti e gli affini?
Sono considerati parenti:
- di primo grado: genitori e i figli;
- di secondo grado: i nonni, i nipoti (figli dei figli) e i fratelli o le sorelle;
- di terzo grado: i bisnonni, i pronipoti (figli dei nipoti di 2° grado), i nipoti (figli dei fratelli o delle sorelle) e gli zii (fratelli o sorelle dei genitori).
Sono considerati affini:
- di primo grado: i suoceri, il genero e la nuora;
- di secondo grado: i nonni del coniuge, i fratelli o le sorelle del coniuge;
- di terzo grado: i bisnonni del coniuge, i nipoti (figli dei fratelli o delle sorelle del coniuge) e gli zii (fratelli o sorelle dei genitori del coniuge).
Com’è retribuito il congedo legge 104?
Il lavoratore in congedo ha diritto:
- a un’indennità di congedo, pari all’ultima retribuzione percepita (comprensiva dei ratei di tredicesima mensilità, altre mensilità aggiuntive, gratifiche, indennità, premi, ecc.), sino a 36.645,11 euro;
- all’accredito dei contributi figurativi, utili sia ai fini del diritto che della misura della pensione, sino a 12.092,89 euro.
Quali requisiti per il congedo legge 104?
Perché il lavoratore abbia diritto al congedo legge 104 deve essere accertata la presenza dei seguenti requisiti:
- innanzitutto, deve trattarsi di un lavoratore dipendente, cioè subordinato; possono fruire del congedo anche i lavoratori part time, fatta eccezione per i periodi non lavorati, in caso di part time verticale;
- il disabile per il quale si chiede il congedo straordinario deve essere riconosciuto portatore di handicap in situazione di gravità ai sensi della legge 104;
- salvo specifiche eccezioni, il disabile per il quale si chiede il congedo straordinario non deve essere ricoverato a tempo pieno (per le intere 24 ore); per ricovero a tempo pieno si intende quello, per le intere ventiquattro ore, presso strutture ospedaliere o simili, pubbliche o private, che assicurano assistenza sanitaria continuativa.
Chi sono i lavoratori domestici?
Parliamo di rapporto di lavoro domestico quando il lavoratore subordinato, anche straniero, svolge la propria attività, a qualsiasi titolo, per il funzionamento della vita familiare.
Il datore di lavoro può essere un singolo privato, una famiglia o una comunità stabile senza fini di lucro; le mansioni del lavoratore devono invece:
- consistere nelle normali incombenze familiari (badanti, colf, baby-sitter, cuochi);
- essere svolte con continuità;
- essere rese nell’abitazione del datore di lavoro (sono ammessi limitati distacchi);
- rispondere ad un suo bisogno legato al funzionamento della vita familiare, e non imprenditoriale o professionale.
Se l’attività, finalizzata al funzionamento della vita familiare, è svolta in via meramente occasionale, il lavoratore domestico può essere retribuito attraverso il libretto famiglia.
I lavoratori domestici hanno diritto al congedo legge 104?
Il congedo straordinario legge 104 spetta alla generalità dei lavoratori subordinati, ma ci sono delle categorie escluse da questo beneficio:
- i lavoratori a domicilio;
- i lavoratori agricoli giornalieri;
- i lavoratori autonomi;
- i lavoratori parasubordinati;
- i lavoratori in regime di part-time verticale, durante le pause di sospensione contrattuale;
- i lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari.
Colf e badanti, dunque, non possono beneficiare del congedo straordinario. Per approfondire e conoscere tutte le agevolazioni che spettano ai disabili e ai loro familiari: Guida alla legge 104.
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