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Cassacolf: prestazioni e contributi

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Come funziona l’organismo paritetico previsto dal Ccnl del lavoro domestico: benefici e servizi a favore di colf, badanti e datori di lavoro.

Cassa Colf è un organismo paritetico, cioè un ente costituito ad iniziativa di una o più associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, previsto dal Contratto collettivo nazionale del lavoro domestico.

Questo organismo è composto per il 50% da Fidaldo (costituita da Nuova Collaborazione, da Assindatcolf, da Adld e da Adlc) e Domina e per l’altro 50% da Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs E Federcolf. A favore di datori di lavoro e lavoratori, sono erogati da Cassacolf contributi e prestazioni, a fronte dei versamenti effettuati.

La finalità della Cassa è quella di fornire prestazioni e servizi a favore dei lavoratori e datori di lavoro iscritti, come trattamenti assistenziali sanitari e assicurativi, integrativi e aggiuntivi rispetto alle prestazioni pubbliche.

Dal 1° luglio 2021, poi, sono entrati in vigore nuovi benefici dedicati alle famiglie, previsti in un regolamento apposito che va ad aggiungersi al regolamento ordinario per le prestazioni ai lavoratori e a quello approvato in piena emergenza sanitaria per le prestazioni Covid-19 dedicate a colf, badanti e baby-sitter in regola, attualmente prorogate fino al 31 ottobre 2021.

Chi deve iscriversi a Cassa Colf?

Devono iscriversi alla Cassa Colf tutti i dipendenti ed i datori di lavoro domestico che applicano il contratto collettivo per il lavoro domestico, sottoscritto da Fidaldo e Domina da una parte e Filcams-Cgil, Fisascatcisl, Uiltucs e Federcolf dall’altra.

Il dipendente risulta iscritto alla Cassa dal primo giorno del trimestre per il quale inizia il versamento a suo nome dei contributi di assistenza contrattuale.

Parimenti, il datore di lavoro risulta iscritto alla Cassa dal primo giorno del trimestre in relazione al quale inizia il regolare versamento dei contributi di assistenza contrattuale.

Possono beneficiare delle prestazioni Cassa Colf sia il dipendente che il datore di lavoro.

Chi deve versare i contributi Cassa Colf?

Il versamento dei contributi alla Cassa Colf deve essere fatto dal datore di lavoro con le stesse modalità e nelle stesse tempistiche della scadenza dei contributi previdenziali: il versamento deve quindi essere effettuato assieme a quello dei contributi Inps.

I termini per il pagamento dei contributi Inps e Cassa Colf, che devono essere versati trimestralmente, sono:

  • relativamente al primo trimestre: 1-10 aprile di ogni anno;
  • relativamente al secondo trimestre: 1-10 luglio di ogni anno;
  • relativamente al terzo trimestre: 1-10 ottobre di ogni anno;
  • relativamente al quarto trimestre: 1-10 gennaio di ogni anno.

Il bollettino PagoPa di pagamento deve essere compilato come segue:

  • inserire il codice F2 nella casella C.Org;
  • indicare nel campo Contr.org. il contributo orario, pari a 6 centesimi, moltiplicato per ogni ora lavorata.

L’ammontare dei contributi Cassa Colf è pari a 6 centesimi l’ora, di cui 4 centesimi a carico del datore di lavoro e 2 centesimi a carico del lavoratore, da trattenere in busta paga.

Nel trimestre, la colf ha lavorato per 95 ore: l’importo dei contributi Cassa Colf da inserire sarà di 5,70 euro, pari a 6 centesimi per 95 ore.

A quali prestazioni dà diritto Cassa Colf?

Cassa Colf dà diritto alle seguenti prestazioni, per colf e badanti:

  • indennità giornaliera in caso di ricovero con intervento chirurgico;
  • indennità giornaliera in caso di ricovero senza intervento chirurgico;
  • indennità giornaliera in caso di ricovero per parto;
  • indennità giornaliera in caso di convalescenza;
  • rimborso spese per ticket sanitari;
  • rimborso spese sanitarie sostenute durante il periodo di gravidanza;
  • contributo per maternità;
  • pagamento delle spese per interventi chirurgici effettuati nel primo anno di vita del neonato per la correzione di malformazioni congenite;
  • protesi ortopediche ed ausili medici ortopedici;
  • rimborso spese per i trattamenti fisioterapici;
  • indennità per grandi interventi in strutture pubbliche;
  • contributo per oneri funerari, in caso di decesso del lavoratore iscritto;
  • prestazioni effettuate in strutture sanitarie convenzionate con Uni Salute.

I datori di lavoro possono invece aver diritto:

  • a un’indennità una tantum da 300 euro per aiutare le famiglie a pagare un sostituto quando la colf, la baby-sitter o la badante vanno in maternità;
  • nel caso in cui diventi non autosufficiente, a un rimborso spese da 300 euro al mese, che serve a coprire, almeno in parte, i costi di una badante.

Chi ha diritto alle prestazioni Cassa Colf?

Il requisito principale per accedere alle prestazioni Cassa Colf è la regolarità contributiva, che cambia in base al tipo di prestazione:

  • per le prestazioni ordinarie dirette ai lavoratori o ai datori di lavoro, è necessario il versamento con continuità dei 4 trimestri precedenti, comprensivo del trimestre durante il quale si è verificato l’evento, per un importo non inferiore a 25 euro;
  • per le indennità Covid per lavoratori domestici, è richiesto solo il versamento di almeno due trimestri, per un totale non inferiore a 8 euro;
  • per il contributo per la non autosufficienza riservato ai datori di lavoro, l’interessato deve risultare, al momento dell’iscrizione a Cassa Colf:
    • in condizioni di autosufficienza;
    • di età inferiore a 67 anni.

Come si chiedono le prestazioni Cassa Colf?

La domanda per ricevere le prestazioni dalla Cassa Colf si presenta direttamente compilando l’apposita modulistica disponibile sul sito web dell’ente. Il modulo ed i documenti vanno inviati tramite e-mail all’indirizzo:

  • pratiche@cassacolf.it per le prestazioni spettanti ai lavoratori;
  • pratichedatori@cassacolf.it per le prestazioni spettanti al datore di lavoro;
  • pratichecovid@cassacolf.it per le indennità Covid.
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