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Quante volte si può riscattare la laurea?

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La facoltà di riscattare il corso legale di laurea ed i corsi di studio di livello universitario può essere esercitata una volta sola?

Per arrivare prima al pensionamento, può rivelarsi indispensabile riscattare gli anni di laurea, cioè rendere utile, ai fini del diritto alla pensione, il periodo del corso di studi universitario.

Ma quante volte si può riscattare la laurea? Ci si domanda, in particolare, se la facoltà possa essere esercitata una volta soltanto, oppure se sia possibile riscattare in un primo tempo una parte del periodo del corso di studi e, successivamente, richiedere il riscatto per i periodi mancanti.

Ci si chiede, inoltre, se sia possibile riscattare gli anni di laurea presso l’Inps, qualora il riscatto sia già avvenuto presso una cassa professionale: la questione è di particolare importanza, specie in relazione alle ipotesi in cui, presso le gestioni dei liberi professionisti, il riscatto avvenga ai soli fini della misura della pensione e non ai fini del diritto. Alcuni regolamenti di previdenza delle casse professionali, difatti, come quello dell’Enpaf [1], prevedono la non computabilità dei periodi del corso di studio universitario riscattati tra gli anni utili per raggiungere il diritto a pensione: le annualità riscattate incrementano esclusivamente l’importo del trattamento pensionistico.

La problematica emerge, peraltro, nei casi in cui le annualità contribuite o riscattate presso le casse dei liberi professionisti non siano utili al diritto a pensione presso l’Inps, come avviene per la Quota 100: questo trattamento, pur potendo essere raggiunto in regime di cumulo, cioè sommando gratuitamente i contributi accreditati presso fondi diversi, esclude difatti l’utilità dei periodi contribuiti presso le casse professionali.

A fornire chiarimenti sulla possibilità di riscattare la laurea più volte è stata la Direzione Centrale Pensioni Inps, nel corso di un importante convegno [2].

Ma procediamo con ordine e osserviamo quali sono i corsi di studi che possono diventare utili ai fini pensionistici, nonché con quali modalità è possibile riscattarli.

Come funziona il riscatto?

Il riscatto dei periodi privi di contribuzione previdenziale consiste nella possibilità di recuperare, ai fini della pensione, questi periodi scoperti, con costo normalmente a carico del lavoratore interessato. I contributi da riscatto sono generalmente, ma non sempre, validi sia ai fini del diritto che della misura della pensione.

I periodi recuperabili, l’onere di riscatto e le modalità di pagamento sono differenti a seconda della gestione presso la quale deve perfezionarsi il riscatto ed in base a requisiti stabiliti specificamente sulla base del periodo riscattato (corso di studi universitario, periodi di intervallo tra lavori a termine o stagionali…). Per conoscere tutti i periodi che si possono recuperare, ti invitiamo a leggere l’approfondimento: “Quali periodi si possono riscattare?“.

Presso le gestioni amministrate dall’Inps, qualora i periodi da recuperare siano collocati nel sistema di calcolo retributivo della pensione, l’onere di riscatto deve essere calcolato col sistema della riserva matematica. Se, invece, i periodi da recuperare sono da valutare attraverso il sistema di calcolo contributivo, l’onere di riscatto deve essere determinato con sistema percentuale.

In caso di periodi collocati nel sistema contributivo, qualora debbano essere riscattate le annualità del corso di studi universitario, è possibile avvalersi del riscatto con onere agevolato, pari a 5.264,49 euro per ogni anno da recuperare (valore 2021). Per approfondire: Riscatto agevolato della laurea.

Presso quali gestioni si può chiedere il riscatto della laurea?

Il decreto in materia di ricongiunzione, di riscatto e di prosecuzione volontaria ai fini pensionistici [3] prevede la possibilità di riscattare gli anni di laurea presso:

  • il Fondo pensione dei lavoratori dipendenti dell’Inps ed i fondi sostitutivi (elettrici, telefonici…) ed esclusivi (ex Inpdap- dipendenti pubblici);
  • le Gestioni speciali Inps dei lavoratori autonomi:
    • artigiani, per periodi decorrenti dal 1° gennaio 1959;
    • commercianti, per periodi decorrenti dal 1° gennaio 1965;
    • lavoratori agricoli (Coltivatori diretti- Iap, coloni, mezzadri), per periodi decorrenti dal 1° gennaio 1957;
  • la gestione Separata, per periodi decorrenti dal 1° aprile 1996.

Per quanto riguarda le casse professionali, la possibilità di riscattare il corso di studi universitario e l’utilità ai fini della pensione varia in base a quanto disposto dal regolamento dell’ente. Alcune casse, ad esempio, non consentono di riscattare il corso di studi universitario non utile ai fini dell’esercizio della professione. Altre gestioni non considerano comunque utile il periodo riscattato ai fini del diritto a pensione.

Quanti corsi di studio si possono riscattare?

Fino alla data di entrata in vigore del decreto in materia di ricongiunzione, di riscatto e di prosecuzione volontaria, presso le gestioni Inps era riscattabile solo il corso legale di laurea e, nel caso di più lauree, un solo corso legale.

Dal 12 luglio 1997 (data di entrata in vigore del decreto) è possibile riscattare uno o più corsi di studio, a seguito dei quali è stato conseguito:

  • il diploma di laurea (4/6 anni); è ammessa anche la laurea al termine di un corso di durata triennale, nonché la laurea specialistica al termine di un corso di durata biennale;
  • il diploma universitario (2/3 anni);
  • il diploma di specializzazione (2 o più anni);
  • il dottorato di ricerca (non è prevista una durata minima, ma si ricorda che dal 1° gennaio 1999 le borse di studio per la frequenza ai dottorati di ricerca sono soggette a contribuzione presso la gestione Separata);
  • la laurea conseguita all’estero, se riconosciuta da un’Università italiana o avente valore legale in Italia.

Riscatto di laurea presso l’Inps: i requisiti

Per poter beneficiare del riscatto della laurea presso le gestioni amministrate dall’Inps è richiesto:

  • un contributo settimanale versato nel Fondo pensioni dei lavoratori dipendenti e nei fondi speciali;
  • un contributo settimanale versato nella gestione dei lavoratori agricoli autonomi;
  • un contributo mensile versato nelle gestioni dei lavoratori autonomi e nella gestione Separata.

Da gennaio 2008, la facoltà di riscattare gli anni di laurea è stata estesa agli inoccupati, cioè ai non iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza, che non abbiano ancora iniziato l’attività lavorativa. In questo caso, il contributo è versato all’Inps, presso il Fondo pensione dei lavoratori dipendenti, in apposita evidenza contabile separata e viene rivalutato secondo le regole del sistema contributivo, con riferimento alla data della domanda. Il montante maturato può essere comunque trasferito, su richiesta, presso una differente gestione previdenziale d’iscrizione.

Il periodo da riscattare deve inoltre corrispondere alla durata del corso legale di studi, conclusosi con il conseguimento del titolo di studio.

A coloro che conseguono la laurea nella sessione estiva di esami dell’ultimo anno di corso legale è inoltre consentito il riscatto per intero dell’ultimo anno, cioè fino al 31 ottobre.

Si possono riscattare più corsi di laurea?

Come osservato, presso le gestioni Inps, dal 12 luglio 1997, è consentito riscattare anche più corsi di studio universitario, ad eccezione dei periodi fuori corso e qualora sia stato conseguito il relativo titolo accademico.

Qualora l’interessato abbia cambiato facoltà, ottenendo il riconoscimento degli studi precedentemente compiuti e la conseguente iscrizione ad un anno successivo al primo nella nuova facoltà, è possibile riscattare:

  • il corso legale relativo alla facoltà presso cui è stata conseguita la laurea;
  • tanti anni di corso della facoltà di provenienza quanti sono quelli mancanti a completare la durata del corso per il quale è stato ottenuto il titolo di studio.

Si può riscattare solo parte del corso di laurea?

Il riscatto del corso di studi universitario può essere chiesto anche solo per una parte del periodo di durata, purché il titolo di studi sia stato conseguito. Il periodo rimanente, o parte del periodo, può essere riscattato in un secondo momento.

L’onere di riscatto viene calcolato alla data della relativa domanda.

Si può riscattare più volte lo stesso corso di laurea?

Presso le gestioni Inps, il riscatto della laurea è consentito qualora il periodo non risulti coperto in nessuna delle seguenti forme pensionistiche [3]:

  • Fondo pensione dei lavoratori dipendenti dell’Inps e fondi sostitutivi ed esclusivi;
  • Gestioni speciali Inps dei lavoratori autonomi;
  • gestione Separata Inps.

Qualora il periodo risulti già coperto presso una delle gestioni elencate, ma da contributi volontari, è possibile richiedere comunque il riscatto, se risulta più favorevole per l’interessato. In questo caso, i contributi volontari devono essere annullati ed il relativo ammontare è rimborsato dall’Inps all’interessato.

Se il periodo risulta già coperto o già riscattato presso una cassa professionale, come chiarito dalla Direzione Centrale Pensioni Inps [2] può essere nuovamente oggetto di riscatto presso le gestioni dell’istituto.

Ma che utilità può avere riscattare lo stesso periodo due volte, dal momento in cui, qualora ci si avvalga della riunione dei contributi (ad esempio, del cumulo o della totalizzazione) i periodi coincidenti si contano una volta sola, ai fini del diritto a pensione?

L’utilità del doppio riscatto dello stesso periodo di laurea può verificarsi qualora l’interessato possieda autonomo diritto a pensione presso una cassa professionale ed una gestione Inps e richieda i trattamenti separatamente.

È il caso, ad esempio, del professionista che raggiunga autonomo diritto a pensione presso la cassa di categoria grazie al riscatto degli anni di laurea, al quale lo stesso riscatto risulti indispensabile per raggiungere presso l’Inps un trattamento pensionistico che non consenta il cumulo o la totalizzazione con le casse professionali, come la quota 100.

Luigi ha riscattato presso la sua cassa professionale 4 anni di laurea e raggiunge l’autonomo diritto alla pensione di vecchiaia. Gli occorrono soli 3 mesi per raggiungere il diritto alla pensione quota 100 presso l’Inps: anche se presso la gestione di categoria ha già riscattato l’intero corso di studi universitario, può riscattare presso le gestioni Inps anche solo parte degli anni di laurea già riscattati e raggiungere così il diritto a pensione.

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