
In quale modo è possibile pensionarsi con soli 5 anni di versamenti e quali trattamenti si possono ottenere?
Hai da poco compiuto l’età pensionabile, ossia 67 anni (requisito valido dal 2019 al 2022) ma non arrivi a 20 anni di contributi? Purtroppo non puoi ottenere la pensione di vecchiaia ordinaria, per la quale sono necessari 20 anni di versamenti (15 soltanto se rientri tra i destinatari di alcune deroghe “sopravvissute” alla legge Fornero). Puoi, però, ottenere la pensione di vecchiaia contributiva se possiedi almeno 5 anni di contributi, al raggiungimento di 71 anni (anche questo requisito è valido dal 2019 al 2022, in futuro potrebbe aumentare).
Per ottenere questa pensione, però, devi essere assoggettato al calcolo integralmente contributivo della prestazione; se non fai parte di questa categoria, cioè quella dei cosiddetti “contributivi puri”, esistono comunque dei modi per rientrarvi. Ma procediamo per ordine e vediamo, nel dettaglio, come fare per ottenere la pensione con 5 anni di contributi.
In primo luogo, i contributi che possono essere considerati, ai fini del raggiungimento del requisito di 5 anni, sono solo quelli effettivamente versati, non valgono gli accrediti figurativi.
Ricorda, poi, che questa tipologia di trattamento pensionistico può essere liquidata solo agli iscritti Inps, non agli iscritti presso le casse professionali.
Alcune gestioni di categoria dei liberi professionisti, comunque, prevedono pensioni simili, liquidate, cioè, col sistema di calcolo interamente contributivo e con un minimo di 5 anni di versamenti. Peraltro, l’età per conseguire il trattamento, presso le casse professionali che lo prevedono, è generalmente più bassa di 71 anni: ad esempio, la cassa dei dottori commercialisti prevede la pensione unica contributiva con un minimo di 62 anni di età e 5 di versamenti, ma solo per gli iscritti privi di contributi al 2004.
Pensione di vecchiaia con 5 anni di contributi, chi ne ha diritto
Come appena esposto, hanno diritto alla pensione di vecchiaia con 5 anni di contributi, o pensione di vecchiaia contributiva, tutti i lavoratori la cui prestazione deve essere calcolata col sistema interamente contributivo.
Sono assoggettati a questo sistema di calcolo coloro che:
- non possiedono contributi versati prima del 1° gennaio 1996;
- possiedono contributi soltanto nella gestione separata o hanno optato per il computo della contribuzione in questa gestione;
- hanno optato per il sistema di calcolo contributivo (questi optanti, però, pur essendo assoggettati al calcolo contributivo non possono ottenere la pensione agevolata con 5 anni di versamenti).
In buona sostanza, se non possiedi nemmeno un contributo accreditato alla data del 31 dicembre 1995, oppure se i tuoi contributi risultano versati soltanto alla gestione separata dell’Inps, hai pieno diritto alla pensione di vecchiaia con 5 anni di contributi.
Ma che cosa può fare chi ha dei contributi accreditati prima del 31 dicembre 1995 e, quindi, non rientra nella categoria dei cosiddetti “contributivi puri”?
Computo nella gestione separata
Se possiedi dei contributi accreditati alla data del 31 dicembre 1995, puoi optare per il computo nella gestione separata. Grazie alla facoltà di computo, infatti, è possibile versare tutta la contribuzione posseduta in diverse gestioni previdenziali, escluse le casse dei liberi professionisti, nella gestione separata. La pensione, nella gestione separata, viene calcolata con il sistema integralmente contributivo, ma viene data la possibilità di accedere ad alcune pensioni agevolate, come la pensione anticipata a 63 anni di età e la pensione di vecchiaia con 5 anni di contributi.
Attenzione, però: chi possiede soltanto 5 anni di contributi non può accedere al computo nella gestione separata. Per beneficiare di questa facoltà, difatti, bisogna possedere i seguenti requisiti:
- almeno 15 anni di contributi complessivi;
- almeno 5 anni di contributi versati successivamente al 1 gennaio 1996;
- almeno un contributo ma non più di 18 anni di contributi versati alla data del 31 dicembre 1995;
- almeno un mese di versamenti accreditato presso la gestione Separata.
Opzione contributiva o computo per ottenere la pensione di vecchiaia agevolata?
In base a quanto osservato, può ottenere la pensione di vecchiaia con 5 anni di contributi solo chi non ha accrediti anteriori al 1996.
Gli altri lavoratori possono ottenere la pensione agevolata solo col computo presso la gestione Separata, che però, come abbiamo visto, richiede un minimo di 15 anni di versamenti complessivi: 5 anni, dunque, non bastano per chi si avvale del computo.
Attraverso l’opzione contributiva (per la quale i requisiti previsti sono gli stessi del computo nella gestione Separata, salvo il requisito minimo di un mese di accrediti presso la gestione stessa), che consente di pensionarsi con 15 anni di contributi ricalcolando l’intero trattamento con il sistema contributivo, non è possibile ottenere la pensione di vecchiaia agevolata.
Prima dell’entrata in vigore della legge Fornero era invece consentito ottenere la pensione di vecchiaia, grazie all’opzione contributiva, con soli 15 anni di contributi ed un requisito di età, tra l’altro, più leggero.
Sistema di calcolo contributivo della pensione
Il sistema di calcolo contributivo, solitamente, risulta maggiormente penalizzante rispetto al sistema di calcolo retributivo. Mentre quest’ultimo, difatti, si basa sulle ultime annualità di stipendio o di retribuzione, il sistema di calcolo contributivo si basa sui contributi effettivamente versati.
Non esiste una penalizzazione fissa, in quanto la differenza tra calcolo contributivo e retributivo dipende dalla carriera del lavoratore. Mediamente si registra una penalizzazione che oscilla dal 25% al 30%, ma non mancano i casi in cui la penalizzazione arrivi al 50% e, al contrario, i casi in cui il sistema retributivo risulti meno favorevole del contributivo, ad esempio quando a fine carriera le retribuzioni o gli stipendi risultano notevolmente più bassi.
Per approfondire: Guida al calcolo contributivo della pensione.
Altre pensioni con 5 anni di contributi
Oltre alla pensione di vecchiaia agevolata, ci sono comunque altri trattamenti che si possono ottenere con soli 5 anni di contributi:
- presso l’Inps, l’assegno ordinario d’invalidità e la pensione ordinaria d’inabilità al lavoro;
- presso le casse professionali, le pensioni contributive, che richiedono un minimo di 5 anni di versamenti e un’età minima variabile (70 anni per gli avvocati, 65 anni per la generalità delle casse private- non privatizzate- come quella degli psicologi), nonché la generalità delle pensioni per invalidità o inabilità all’esercizio della professione, in base alle previsioni del regolamento di previdenza della gestione considerata;
- sempre presso le casse professionali, gran parte delle pensioni per invalidità e inabilità richiede un minimo di 5 anni di contributi.