
Quali sono i requisiti per i trattamenti pensionistici presso la gestione degli artigiani: pensione di vecchiaia, anticipata, quota 100, agevolazioni.
I lavoratori autonomi e gli imprenditori iscritti presso la gestione speciale degli artigiani hanno diritto agli stessi trattamenti spettanti alla generalità dei lavoratori iscritti presso le gestioni amministrate dall’Inps: la gestione artigiani, difatti, fa parte dell’assicurazione generale obbligatoria, assieme al fondo pensioni lavoratori dipendenti ed alle altre gestioni speciali per i lavoratori autonomi.
Pertanto, gli artigiani possono richiedere, al compimento dell’età pensionabile, la pensione di vecchiaia, oppure, se in possesso del requisito contributivo richiesto, la pensione anticipata, o ancora la quota 100 o l’opzione donna. Vediamo allora, in relazione alla pensione artigiani, quando si percepisce, a seconda del tipo di trattamento richiesto e del quadro previdenziale personale.
Ricordiamo anche che, se l’artigiano non possiede contributi antecedenti al 1996, ha diritto ai trattamenti speciali spettanti ai lavoratori ai quali si applica il calcolo integralmente contributivo della pensione: può dunque spettare la pensione anticipata a 64 anni, oppure la pensione di vecchiaia con cinque anni di contributi. Ma procediamo con ordine.
Pensione anticipata
Il lavoratore autonomo o l’imprenditore, iscritto presso la gestione speciale degli artigiani da tempo, può ottenere la pensione anticipata [1].
Questo trattamento non richiede il compimento di un’età minima, ma richiede il possesso di parecchi anni di contributi: per la precisione, l’artigiano deve avere alle spalle almeno 42 anni e 10 mesi di contributi, mentre l’artigiana ne deve avere alle spalle 41 anni e 10 mesi.
Una volta maturato il requisito contributivo, è necessaria l’attesa di un periodo per la decorrenza della pensione, detto periodo di finestra. Per gli artigiani e per la generalità dei lavoratori, la finestra per la pensione anticipata ordinaria è pari a tre mesi.
Pensione anticipata precoci
La pensione anticipata può essere anche ottenuta con soli 41 anni di contributi, se l’artigiano:
- è un lavoratore precoce, cioè con 12 mesi di contribuzione da effettivo lavoro accreditati prima del compimento del 19º anno di età;
- possiede contribuzione previdenziale obbligatoria anteriore al 1996;
- appartiene a una categoria tutelata in relazione al trattamento: disoccupati di lungo corso (l’artigiano può rientrare in questa categoria qualora sia stato anche lavoratore dipendente), caregiver, invalidi civili dal 74%, addetti ai lavori gravosi o usuranti (gli addetti ai lavori gravosi sono solo lavoratori dipendenti; anche gli addetti ai lavori usuranti sono in prevalenza lavoratori subordinati, anche se possono essere in possesso di contribuzione da lavoro autonomo).
Ciascuna delle categorie elencate, per il diritto alla pensione anticipata precoci, deve soddisfare requisiti specifici.
Anche per la pensione anticipata con 41 anni di contributi è richiesta l’attesa di una finestra di tre mesi. non è consentito lavorare sino alla maturazione virtuale del requisito contributivo per la pensione anticipata ordinaria, cioè fino a un massimo di 10 mesi per le donne e di un anno e 10 mesi per gli uomini, in base al requisito contributivo posseduto alla data del pensionamento.
Pensione anticipata quota 100
L’artigiano può ottenere la pensione anticipata cosiddetta quota 100, una tipologia di pensione sperimentale, se entro il 31 dicembre 2021:
- matura 38 anni di contributi;
- compie 62 anni di età.
Anche per questa pensione, per i lavoratori del settore privato e per i lavoratori autonomi, è richiesta una finestra di attesa pari a tre mesi.
Con la pensione anticipata quota 100non è possibile lavorare sino al compimento del 67º anno di età; è consentito il solo lavoro autonomo occasionale, nei limiti di 5mila euro di compensi annui lordi. Per approfondire, leggi: “Guida alla quota 100“.
Opzione donna
Le artigiane possono ottenere la pensione con un requisito di età notevolmente basso ed un requisito contributivo non eccessivamente elevato, in cambio del ricalcolo del trattamento eseguito integralmente con il sistema contributivo.
Nel dettaglio, ottengono la pensione con opzione donna le artigiane che hanno compiuto 59 anni di età entro il 31 dicembre 2019 è che alla stessa data possiedono 35 anni di contributi.
A partire dalla maturazione dei requisiti, per le artigiane è richiesta una finestra di attesa pari a 18 mesi.
Pensione anticipata a 64 anni
Se l’artigiano non possiede contribuzione alla data del 31 dicembre 1995, può ottenere una particolare tipologia agevolata di pensione anticipata, con un’età pari a 64 anni ed una contribuzione effettiva di vent’anni. Deve, però, aver diritto a un trattamento pensionistico almeno pari a 2,8 volte l’assegno sociale, cioè a 1.287,52 euro, per il 2020.
Pensione di vecchiaia con 5 anni di contributi
L’artigiano privo di contribuzione al 31 dicembre 1995 può anche ottenere la pensione di vecchiaia con un requisito contributivo molto leggero, pari a soli 5 anni di contributi.
L’età richiesta per questo trattamento è tuttavia più elevata rispetto a quella prevista per la pensione di vecchiaia ordinaria, difatti è pari a 71 anni.
L’artigiano privo di contributi accreditati anteriormente al 1996 può sempre ottenere la pensione di vecchiaia a 67 anni, ma in questo caso deve possedere un trattamento che ammonti ad almeno 1,5 volte l’assegno sociale, ossia a 689,75 euro.
Pensione di vecchiaia ordinaria
L’artigiano, al compimento dell’età pensionabile, che è pari a 67 anni sino al 31 dicembre 2022, può ottenere la pensione di vecchiaia ordinaria [2], qualora possieda almeno vent’anni di contributi.
Come appena osservato, se l’artigiano risulta privo di contribuzione anteriore all’anno 1996, per ottenere la pensione di vecchiaia deve possedere anche un trattamento almeno pari a 1,5 volte l’assegno sociale. In alternativa, dovrà attendere il requisito per la pensione di vecchiaia contributiva a 71 anni.
Pensione di inabilità
Se l’artigiano è riconosciuto totalmente permanentemente inabile a qualsiasi attività lavorativa, e possiede almeno cinque anni di contributi, di cui tre accreditati nell’ultimo quinquennio, può ottenere la pensione per inabilità assoluta. In questo caso, qualora abbia meno di 60 anni, gli viene riconosciuta una maggiorazione contributiva sino a un massimo di quarant’anni per il calcolo della pensione. Non può più, però, svolgere alcuna attività lavorativa e deve cancellarsi da qualsiasi albo ed elenco.
Assegno ordinario di invalidità
Qualora possieda gli stessi requisiti contributivi previsti per la pensione per inabilità assoluta, assieme a un’invalidità al lavoro in misura superiore ai due terzi, l’artigiano può ottenere l’assegno ordinario di invalidità. Per questo assegno non è richiesta la cessazione dell’attività lavorativa, ma è prevista la cumulabilità limitata con i redditi di lavoro.
Per approfondire, leggi: “Guida all’assegno ordinario di invalidità“.