
Decreto Scuola- Salvaprecari bis: chi può partecipare al concorsone, quali sono le prove d’esame, quando sono previste le procedure di selezione.
Licenziato il 10 ottobre 2019 dal Consiglio dei Ministri, e attualmente in attesa della firma presidenziale, il decreto legge Scuola (DL Scuola) prevede un concorso straordinario da 24.000 posti, suddivisi tra posti comuni e sostegno, per docenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado, finalizzata all’immissione in ruolo.
Il decreto, ribattezzato Salvaprecari bis in quanto finalizzato alla stabilizzazione dei supplenti, in un primo momento escludeva i docenti delle scuole paritarie; è stato però corretto a seguito dei rilievi del Quirinale.
Facciamo allora il punto completo sul concorso straordinario scuola: 24000 posti, chi può partecipare, quali sono i requisiti specificamente richiesti, quali procedure di selezione sono previste e quando si terranno.
In base a quanto dichiarato dal Miur (ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca), le tempistiche indicate per lo svolgimento delle selezioni saranno rispettate: il concorso straordinario per i precari di Terza fascia, assieme al concorso ordinario docenti, dovrebbero infatti partire entro l’anno .
Il concorso sarà bandito per le regioni, classi di concorso e tipologie di posti per le quali si prevede che vi siano, negli anni scolastici dal 2020/2021 al 2022/2023 posti vacanti e disponibili; la graduatoria di merito risultante dal concorso sarà comunque ad esaurimento e potrà essere utilizzata, in base alla normativa per le assunzioni a tempo indeterminato, anche dopo l’a.s. 2022/23. Ma procediamo con ordine, considerando che, fino alla firma del Quirinale, nonché col passaggio in Parlamento, il decreto potrebbe ancora subire delle modifiche.
Concorso straordinario docenti: requisiti per partecipare
Per partecipare al concorso straordinario sono richiesti i seguenti requisiti:
- possesso di un titolo di studio valido per l’accesso all’insegnamento;
- tre anni di servizio, anche non consecutivi, svolti tra l’a.s 2011/12 e l’a.s. 2018/19 nelle scuole statali secondarie, su posto comune o di sostegno; a seguito di recenti modifiche al decreto, potranno accedere anche coloro che hanno svolto almeno tre anni di insegnamento tra l’a.s 2011/12 e l’a.s. 2018/19 nelle scuole paritarie, ma non saranno considerati tra i primi 24mila vincitori e non potranno ottenere la cattedra a settembre 2020;
- di questi 3 anni, almeno un anno di servizio deve essere svolto nella specifica classe di concorso o nella tipologia di posto per la quale si concorre;
- per la partecipazione al concorso per i posti di sostegno è richiesto l’ulteriore requisito del possesso della relativa specializzazione.
Il servizio è considerato valido se prestato nelle scuole secondarie statali, come insegnante di sostegno oppure in una classe di concorso; a seguito delle recenti modifiche al Dl, è considerato valido anche il servizio svolto presso le scuole paritarie, ma sono previste alcune limitazioni nei confronti dei candidati.
Ciascun docente può partecipare in una sola regione per il sostegno oppure, in alternativa, per una sola classe di concorso.
Concorso straordinario docenti: precari delle scuole paritarie
In merito alla questione precari delle scuole private paritarie, il DL è stato recentemente modificato, in attesa della firma del Quirinale: il ministro Lorenzo Fioramonti ha infatti accettato l’ammissione alla selezione dei precari di Terza fascia che lavorano nelle scuole paritarie italiane; potranno accedere alla prova straordinaria se hanno svolto almeno tre anni di insegnamento tra l’a.s 2011/12 e l’a.s. 2018/19, ma non saranno considerati tra i primi 24mila e non potranno ottenere la cattedra a settembre 2020.
Potranno, però, se avranno conseguito un voto almeno di 7/10 alla prova scritta, essere abilitati all’insegnamento ed essere inseriti nelle graduatorie di Seconda fascia.
Concorso straordinario docenti: prove d’esame
La procedura di selezione per il concorso straordinario scuola prevede:
- lo svolgimento di una prova scritta, da svolgersi con sistema informatizzato, composta da quesiti a risposta multipla;
- la formazione di una graduatoria di vincitori, sulla base del punteggio riportato nella prova e della valutazione dei titoli, nel limite dei posti disponibili;
- la compilazione di un elenco dei docenti che, pur conseguendo il punteggio minimo previsto (7/10), non rientrano nella graduatoria dei vincitori; questi docenti potranno comunque conseguire l’abilitazione all’insegnamento purché rispettino ulteriori requisiti;
- l’immissione in ruolo dei vincitori, nel limite dei posti annualmente autorizzati, conseguentemente ammessi al periodo di formazione iniziale e prova;
- l’abilitazione all’esercizio della professione docente per la relativa classe di concorso dei vincitori del concorso immessi in ruolo, all’atto della conferma in ruolo.
Concorso straordinario docenti: quando?
Il concorso straordinario sarà bandito con decreto del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca entro il 2019, come indicato nel Dl Scuola.