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Contributi figurativi: quando sono accreditati

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Contributi figurativi: quando spettano, quando sono accreditati a domanda e d’ufficio, quanto valgono per la pensione.

Alcuni periodi in cui l’attività lavorativa è sospesa, ridotta o interrotta, possono essere tutelati dal punto di vista previdenziale, dando luogo all’accredito di contributi figurativi. I contributi figurativi sono, in pratica, dei versamenti “virtuali” direttamente accreditati dall’Inps, o dall’ente previdenziale competente, senza alcun costo a carico del lavoratore. Questi contributi sono, generalmente, utili sia ai fini del diritto che della misura della pensione, e vengono collocati nel periodo in cui si è verificato l’evento tutelato. In alcuni casi sono accreditati su domanda, in altre ipotesi direttamente dall’inps o dalla gestione previdenziale d’ufficio. ma procediamo per ordine e facciamo il punto sui contributi figurativi: quando vengono accreditati su domanda o d’ufficio, per quali eventi spettano, come si calcolanoquanto valgono ai fini della pensione.

Quando si deve chiedere l’accredito dei contributi figurativi?

L’accredito della contribuzione figurativa può essere, a seconda dei casi, automatico o su domanda. L’accredito dei contributi figurativi deve essere richiesto dal lavoratore in questi casi:

  • servizio militare e assimilati
  • maternità e congedi parentali
  • educazione e assistenza figli
  • malattia e infortunio
  • donazione di sangue e di midollo osseo
  • aspettativa per funzioni pubbliche elettive e cariche sindacali
  • persecuzione politica o razziale
  • licenziamento per rappresaglia
  • assistenza ai disabili (Legge 104)
  • congedo per donne vittime di violenza.

Quando l’accredito dei contributi figurativi avviene d’ufficio?

L’accredito dei contributi figurativi avviene invece in automatico in questi casi:

  • cassa integrazione;
  • disoccupazione;
  • mobilità;
  • lavori socialmente utili;
  • contratti di solidarietà;
  • assistenza antitubercolare;
  • invalidità e inabilità indennizzate con successivo recupero della capacità lavorativa.

Qual è periodo massimo accreditabile di contributi figurativi?

Normalmente, non esiste un periodo massimo per l’accredito dei contributi figurativi.

Tuttavia per i lavoratori (dipendenti e autonomi) che non possono far valere contributi versati prima del 1° gennaio 1993, i contributi figurativi, ai fini del diritto alla pensione di anzianità, non possono coprire più di 5 anni complessivi (260 settimane); possono comunque essere utilizzati senza limitazione ai fini del diritto e della misura di qualsiasi altro tipo di pensione.

Quanto valgono i contributi figurativi per la pensione?

I contributi figurativi, per quanto riguarda i periodi calcolati col sistema retributivo, solitamente influiscono sulla retribuzione pensionabile.

La retribuzione figurativa, in particolare, quella, cioè, sulla cui base sono calcolati i contributi figurativi, si calcola sulla media delle retribuzioni settimanali effettive percepite nell’anno in cui si collocano i periodi tutelati.

Sono escluse le settimane con retribuzione ridotta per il verificarsi di un evento tutelato o di integrazioni salariali (per approfondire: neutralizzazione Naspi).

Per i periodi dal 2005 in poi, la retribuzione settimanale figurativa per gli eventi verificatisi durante il rapporto di lavoro è pari alla normale retribuzione spettante al lavoratore.

Che cosa sono i contributi figurativi a copertura?

I contributi figurativi sono detti “a copertura” quando coprono un periodo completamente non contribuito, cioè senza versamenti.

Per calcolare la retribuzione figurativa, in questi casi, si deve:

  • calcolare la differenza fra l’ammontare delle retribuzioni correnti dell’anno e quelle ridotte;
  • calcolare la differenza tra le settimane retribuite nell’anno e quelle con retribuzione ridotta;
  • dividere la prima differenza per la seconda: in questo modo, si ottiene la retribuzione figurativa.

Che cosa sono i contributi figurativi ad integrazione?

Se il periodo tutelato non è totalmente scoperto da versamenti, i contributi figurativi sono detti “ad integrazione“.

La retribuzione figurativa, in questo caso, si ricava dalla differenza tra la media settimanale delle retribuzioni intere e la media settimanale delle retribuzioni ridotte.
Dalle retribuzioni correnti sono escluse le mensilità aggiuntive (tredicesima, quattordicesima), le gratifiche, gli importi dovuti per ferie e festività non godute, gli arretrati ed i conguagli dovuti per legge e per contratto.

Contributi figurativi per genitori

Il calcolo dei contributi figurativi avviene con modalità particolari nei casi di:

  • congedo parentale non indennizzato;
  • riposi giornalieri per allattamento;
  • assenze per malattia del bambino non indennizzate.

In questi casi, la retribuzione settimanale accreditata è pari a 1/52 del doppio dell’assegno sociale annuo (cioè a 226,50 euro, per il 2018).

I contributi possono essere comunque integrati col riscatto o col versamento di contribuzione volontaria.

Come influiscono sulla pensione i contributi figurativi?

Normalmente i contributi figurativi sono utili sia per il diritto sia per la misura della pensione.
In determinati casi, però, sono utili solo ai fini della misura del trattamento.

Osserviamo, nella tabella, l’efficacia dei contributi figurativi:

Evento Tutelato Efficacia per la pensione
Utili al Diritto Utili alla Misura
Servizio militare
Malattia/infortunio NO
Maternità e congedi parentali
Persecuzione
Licenziamento politico
Funzioni pubbliche
Tubercolosi
Disoccupazione ordinaria NO
Cassa integrazione
Contratti di solidarietà
Mobilità

Malattia, infortunio e disoccupazione ordinaria non sono utili al diritto per quanto riguarda le pensioni di anzianità, in concorrenza con l’età anagrafica.

Contributi figurativi per invalidità

I lavoratori ai quali è stata riconosciuta un’invalidità superiore al 74% hanno diritto a ricevere il beneficio di due mesi di contributi figurativi per ogni anno lavorato, utile ai soli fini del diritto alla pensione, entro un tetto massimo di cinque anni.

La maggiorazione convenzionale non è rilevante per quantificare la pensione contributiva , compresa la sola quota contributiva per il calcolo misto.

Contributi figurativi per vittime del terrorismo 

Le vittime di eventi terroristici, che a causa di ciò abbiano subito una riduzione permanente della capacità lavorativa, a prescindere dalla percentuale, hanno diritto a 10 anni di contributi figurativi, ai fini del diritto che della misura della pensione.
La maggiorazione è estesa al coniuge e ai figli, anche maggiorenni, della vittima, o, in loro mancanza, ai genitori, anche se già beneficiari di pensione.

Contributi figurativi per servizio militare

Tutti i periodi di servizio militare, a prescindere dalla durata, anche non di leva, sono accreditati figurativamente.

Lo stesso vale per i periodi di servizio civile sino al 2005, poiché, dopo tale data, il servizio civile è risultato esclusivamente volontario: i periodi di servizio civile dal 2006 in poi possono comunque essere riscattati.

I periodi di servizio militare sono utili sia al diritto che alla misura della pensione, e l’accredito può essere richiesto senza limiti di tempo: è sufficiente possedere il versamento di almeno un contributo obbligatorio.

 Contributi figurativi per maternità

I periodi di congedo obbligatorio e facoltativo per maternità, assieme alle assenze per malattia del bambino, sono accreditati figurativamente, dietro domanda degli interessati, non soggetta a termini di decadenza.

Il periodo di astensione obbligatoria è interamente riconosciuto anche se il rapporto di lavoro termina durante il congedo. In particolare, nel periodo di astensione obbligatoria sono considerati:

  • i due mesi (o il mese, per chi chiede la flessibilità) che precedono la data presunta del parto, e l’eventuale periodo tra la data presunta e quella effettiva, se successiva;
  • i tre mesi (o quattro, con l’elasticità) successivi alla data del parto;
  • gli eventuali periodi di astensione obbligatoria anticipata o posteriore autorizzati.

Per i periodi di maternità esterni al rapporto di lavoro, possono comunque essere accreditati i contributi figurativi, se la lavoratrice possiede almeno 5 anni di contributi effettivi da lavoro dipendente; il beneficio è valido solo per le lavoratrici in attività al 27 aprile 2001.

Contributi figurativi per congedo parentale e assenze per malattia del bambino

I periodi di congedo parentale e di assenza per malattia del bambino sono coperti da contribuzione figurativa:

per intero, se le assenze sono collocate entro i tre anni di vita del bambino (entro i sei anni, dopo il Jobs Act);

in misura ridotta, se le assenze sono collocate  entro gli otto anni di età del bambino (entro i dodici anni, dopo il Jobs Act).

Contributi figurativi per riposi orari per allattamento

riposi orari per allattamento sono coperti in misura ridotta: le assenze su base settimanale sono calcolate dividendo le ore fruite dal lavoratore nell’anno solare per il numero delle ore settimanali da contratto.

Contributi figurativi per educazione e assistenza ai figli

Per chi ha diritto al calcolo della pensione esclusivamente con il sistema contributivo (assicurati dal 1996 in poi o aderenti all’opzione contributiva), sono riconosciuti, dietro domanda, i seguenti contributi figurativi:

  • fino a 170 giorni per l’educazione e l’assistenza di ciascun figlio in età compresa entro i sei anni;
  • sino a 25 giorni l’anno, per un massimo di 24 mesi nella vita lavorativa, per assistere i figli conviventi di età superiore ai sei anni.

La retribuzione figurativa da accreditare  è pari a quella percepita in costanza di servizio.

Contributi figurativi per malattia e infortunio

Per quanto riguarda gli eventi di malattia e infortunio, sono accreditabili se il lavoratore possiede almeno un contributo obbligatorio, e, per la malattia, se la durata dell’evento è superiore a 7 giorni consecutivi.
Il limite massimo accreditabile nella vita lavorativa è di 22 mesi , esclusi gli inabili per infortunio sul lavoro.

La domanda di accredito non è soggetta a termini di decadenza.

Contributi figurativi per donazione di sangue

Anche le giornate di assenza per donazione di sangue e di midollo osseo sono coperte da contributi figurativi, ad esclusiva integrazione della contribuzione obbligatoria, dato che risultano collocati in settimane già coperte da versamenti.

 Contributi figurativi per aspettativa per cariche pubbliche o sindacali

Il regime della contribuzione figurativa accreditata per cariche sindacali e pubbliche elettive è molto particolare, e merita una trattazione a parte: si veda, a tal proposito Pensioni dei sindacalisti, come mai sono più alte?

In ogni caso, il nuovo governo vorrebbe abolire i privilegi esistenti in merito: l’intervento è previsto col taglio delle pensioni alte.

Contributi figurativi legge 104

L’accredito dei contributi  figurativi, secondo la Legge 104 ed il Testo Unico Maternità e Paternità, si può richiedere nei seguenti casi di assistenza a figli o familiari disabili:

  • prolungamento del congedo parentale (accredito ordinario);
  • permessi giornalieri retribuiti legge 104, concessi per l’assistenza del minore di 3 anni, in alternativa al prolungamento del congedo parentale (accredito ridotto);
  • permessi retribuiti per assistenza ai familiari, legge 104 (accredito ordinario);
  • congedo straordinario retribuito (accredito ridotto).

Contributi figurativi per cassa integrazione

I contributi figurativi, per i periodi di Cig e Cigs, sono utili ai fini del diritto e della misura della pensione, compresa quella anticipata.
L’importo da riconoscere è pari alla retribuzione lorda utilizzata per determinare il trattamento di cassa integrazione, se a zero ore, oppure alla differenza fra la retribuzione lorda e la retribuzione ridotta, per le altre tipologie di cassa integrazione. I periodi sono accreditati d’ufficio.

Contributi figurativi per disoccupazione e mobilità

I contributi figurativi, in caso di disoccupazione Naspi o di trattamenti di mobilità, coprono tutto il periodo di durata dell’indennità, e sono utili per il diritto e per la misura delle pensioni, eccettuata la vecchia pensione di anzianità. I periodi sono accreditati d’ufficio.

 Contributi figurativi per  contratti di solidarietà

Qualora l’azienda stipuli dei contratti di solidarietà difensivi , la contribuzione figurativa copre tutto il periodo di durata del contratto, sia per il diritto che per la misura di tutte le prestazioni erogate dall’Inps.
Il valore retributivo è calcolato, come per la cassa integrazione, sulla retribuzione persa a seguito della riduzione oraria.

 Contributi figurativi per prestazioni di invalidità

Se un lavoratore inabile, che già beneficia della pensione d’inabilità, la perde a causa del recupero della capacità lavorativa, ha diritto all’accredito d’ufficio dei contributi figurativi, per tutto il periodo di durata della pensione: la contribuzione sarà utile sia al diritto che alla misura della pensione.

Il periodo durante il quale è percepito l’assegno di invalidità, non coperto da contribuzione obbligatoria da lavoro, è utile a raggiungere i requisiti previsti per i seguenti trattamenti:

  • pensione ai superstiti del titolare dell’assegno;
  • pensione di vecchiaia (nella quale si trasforma l’assegno d’invalidità);
  • ripristino dell’assegno di invalidità revocato o non confermato .

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