
Chi è indebitato con l’Agenzia delle entrate, con le banche o con privati può essere assunto come dipendente pubblico o di un’azienda?
Un bollo auto dimenticato, una multa non pagata, una rata insoluta del mutuo, dell’affitto o della finanziaria: basta una momentanea difficoltà economica, o semplicemente una scadenza non rispettata, per ritrovarsi indebitati da un giorno all’altro.
Ma avere debiti può creare dei problemi, se l’interessato sta per iniziare un rapporto di lavoro subordinato? Il datore di lavoro potrebbe rifiutarsi di assumere, per evitare le questioni connesse al probabile pignoramento dello stipendio? Si può partecipare a un concorso pubblico se si hanno debiti col fisco? In altre parole, posso essere assunto se ho debiti?
Cerchiamo di fare chiarezza, sia sulla base della tipologia di rapporto di lavoro subordinato che si vorrebbe attivare (dipendente pubblico, dipendente di un’azienda, di un ente o di un professionista del settore privato), sia sulla base della tipologia di debito (tasse o multe non pagate, rate della finanziaria insolute, etc.).
Senza dimenticare il colloquio di lavoro: il recruiter può mettere in imbarazzo il candidato, per sapere se ha debiti? Per il datore di lavoro è rilevante conoscere l’eventuale situazione d’insolvenza di chi aspira all’assunzione?
Il datore di lavoro può sapere se ho debiti?
Stai per essere assunto e hai paura che il datore di lavoro possa informarsi riguardo alla tua situazione debitoria? Innanzitutto, devi sapere che non esiste un registro pubblico dei cattivi pagatori dal quale attingere i dati.
Il datore di lavoro potrebbe però sapere se sei stato protestato, richiedendo presso la Camera di commercio il certificato dei protesti (chiunque può richiederlo).
È invece complesso, per il datore di lavoro, accedere ai registri delle centrali rischi private (Crif) o alla centrale dei rischi della Banca d’Italia: l’accesso è garantito, nella generalità dei casi, solo agli intermediari del credito.
Cercare delle informazioni nei tribunali, poi, può rivelarsi un’impresa tra le più ardue: la mole dei dati da consultare sarebbe enorme, dato che si dovrebbe fare, in teoria, una ricerca per ogni tribunale d’Italia e per ogni anno.
In pratica, l’azienda non ha modo di sapere, in modo veloce e automatizzato, se il lavoratore da assumere ha dei debiti o è un cattivo pagatore, salvo incaricare un investigatore dello svolgimento di apposite indagini.
Il datore di lavoro può chiedere se ho debiti?
Ma l’avere debiti alle spalle è un dato rilevante, ai fini dell’assunzione? Il datore di lavoro può interessarsi della situazione debitoria del lavoratore da assumere? Il recruiter, al colloquio, può chiederti se hai debiti?
A questo proposito, devi sapere che, in base alla legge Biagi [1], è vietato trattare dati personali dei lavoratori che non siano strettamente attinenti alle loro attitudini professionali e al loro inserimento lavorativo.
La normativa applicata in merito da alcuni Paesi, come la Francia e la Germania, è ancora più categorica, e vieta di fare ai candidati qualsiasi domanda sulla situazione debitoria personale.
Posso partecipare a un concorso pubblico se ho debiti col fisco?
Ambisci a diventare un dipendente pubblico, ma hai paura di non poterti candidare perché hai debiti col fisco o con enti pubblici.
Nella generalità dei casi, tasse o multe non pagate non impediscono la partecipazione ai concorsi. Nella maggior parte dei bandi, difatti, le condizioni richieste per partecipare, oltre a quelle specifiche relative alla posizione per cui ci si candida, sono:
- avere la cittadinanza italiana o europea e godere dei diritti civili e politici;
- possedere l’idoneità fisica all’impiego;
- non aver riportato condanne penali;
- non essere stati destituiti da pubblici uffici, o decaduti da precedenti incarichi presso altre amministrazioni;
- avere una posizione regolare nei riguardi degli obblighi militari, se previsti.
Posso partecipare a un concorso pubblico se ho debiti?
Lo stesso discorso vale anche nel caso in cui tu abbia alle spalle altre tipologie di debiti, non di natura tributaria, o con enti pubblici in generale.
Tuttavia, tieni presente che, normalmente, per la partecipazione a un concorso è necessario non aver riportato condanne penali.
Avere debiti comporta una condanna penale?
Nella generalità delle ipotesi, avere debiti comporta solo conseguenze di tipo civilistico, come ipoteche e pignoramenti. Tuttavia, a seconda della gravità della situazione, il debitore può riportare una condanna per i reati di bancarotta fraudolenta, o insolvenza fraudolenta, o per truffa.
Se sei stato condannato penalmente non puoi partecipare ai concorsi pubblici. È comunque opportuno leggere attentamente le condizioni previste da ogni bando.
Avere debiti col fisco comporta una condanna penale?
Anche avere dei debiti col fisco, nelle ipotesi più gravi, può comportare una condanna penale: è il caso dell’omesso versamento Iva, superiore ai 250mila euro, o dell’omesso versamento di ritenute, sopra i 150mila euro, o, ancora, della sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, sopra i 50mila euro.