Come vedere dal portale web dell’Inps se l’assunzione è stata regolarmente comunicata e se il periodo lavorato risulta?
Ci scrive un nostro lettore, molto preoccupato perché, nonostante abbia ricevuto dall’azienda il contratto di lavoro e copia della comunicazione di assunzione, non vede nell’estratto conto previdenziale la nuova posizione lavorativa. «I miei contributi si fermano nel momento in cui ho cessato di ricevere la Naspi, in quanto da allora l’Inps non ha più accreditato i contributi figurativi correlati all’indennità di disoccupazione- riferisce il lettore- del nuovo rapporto di lavoro, invece, nell’estratto conto previdenziale non c’è traccia. Come rintraccio il posto di lavoro Inps?».
Il lettore vuole dunque capire quale servizio, all’interno del portale web dell’Inps, può utilizzare per scoprire se l’assunzione è stata regolarmente effettuata.
In primo luogo, osserviamo che, se è stata consegnata una copia del modello Unilav, cioè della comunicazione di assunzione, è molto difficile che si tratti di un falso: vero è che, con un semplice programma di modifica pdf, il documento può essere contraffatto, ma la falsificazione serve a ben poco. Ogni comunicazione di assunzione ha infatti un numero di protocollo univoco, che deve risultare dal sistema informatico: se il protocollo è inesistente, o se appartiene a un’altra comunicazione di assunzione, «l’asino casca subito».
Come mai, però, pur essendo presente la comunicazione di assunzione, il rapporto di lavoro non appare nell’estratto conto Inps? L’assenza del rapporto dell’estratto conto previdenziale, almeno inizialmente, è nella norma, nonostante l’Unilav abbia efficacia immediata e sia comunicato in tempo reale agli enti competenti, tra i quali l’Inps: i dati riportati nell’estratto conto, difatti, derivano dal flusso Uniemens, cioè dalla dichiarazione mensile inviata dal datore di lavoro. Questa dichiarazione deve essere inviata dall’azienda entro l’ultimo giorno del mese successivo al periodo di paga.
Se il lavoratore è stato assunto, ad esempio, il 2 marzo, il primo modello Uniemens nel quale appare la sua posizione individuale è quello relativo alla mensilità di marzo, da inviare entro il 30 aprile. Il rintraccio posto di lavoro Inps non è dunque immediato.
Il flusso Uniemens, una volta inviato, deve essere elaborato dalla procedura Inps: è dunque probabile che, prima di metà maggio, nulla appaia nell’estratto conto previdenziale del lavoratore, nonostante questi sia stato assunto da oltre due mesi. Ci sono comunque altri servizi Inps che consentono di verificare l’avvenuta assunzione, come la Consultazione posizione annuale da lavoro dipendente e il servizio Consultazione info previdenziali (Cip). Ma procediamo con ordine.
Rintraccio posto di lavoro dall’estratto conto Inps
Come osservato, un modo semplice, ma non immediato, per verificare se sei assunto online consiste nel prendere visione dell’estratto conto Inps.
Puoi accedere all’estratto conto previdenziale attraverso il portale web dell’Inps, tramite Spid (oppure tramite Pin Inps, Carta nazionale dei servizi o carta d’identità elettronica).
L’estratto conto Inps, o estratto conto contributivo, è il documento che elenca tutti i contributi che ti sono stati accreditati presso l’Inps nell’arco della vita lavorativa, suddivisi per gestioni (Fondo pensione lavoratori dipendenti, gestione separata, artigiani, commercianti, etc.).
Il documento, per ogni gestione previdenziale, riporta i tuoi dati anagrafici e, riassunti in una tabella, i seguenti dati:
- periodo di riferimento (dal- al);
- tipologia di contributi (ad es. servizio militare, disoccupazione, maternità, etc.);
- contributi utili espressi, a seconda della gestione previdenziale, in giorni, settimane, mesi o anni;
- retribuzione o reddito imponibile ai fini previdenziali, indicato in busta paga come imponibile Inps: può non coincidere con lo stipendio lordo, se ci sono delle voci esenti da tasse e contribuzione, oppure se la contribuzione è stata calcolata su minimali o sulla base di una retribuzione convenzionale;
- nominativo del datore di lavoro (solitamente, è riportata la ragione sociale dell’azienda);
- eventuali note, che servono ad indicare la presenza di una situazione particolare.
Non trovi il rapporto di lavoro nell’estratto conto? Se sono passati meno di 2 mesi, è molto probabile che la procedura informatica Inps stia ancora elaborando il flusso Uniemens dal quale derivano i dati. Se sono stati superati i 3 mesi, qualche anomalia c’è: il problema potrebbe comunque non essere la comunicazione di assunzione, ma un errore nella denuncia Uniemens inviata dal datore di lavoro.
Navigare nel sito dell’Inps ti fa venire l’orticaria? Puoi chiedere al patronato una copia del tuo estratto conto previdenziale: ti consiglio di non chiederla subito, ma di aspettare almeno 2 mesi dall’assunzione.
Rintraccio posto di lavoro dalla posizione annuale da lavoro dipendente
Un modo più veloce per sapere, attraverso il sito Inps, se la tua assunzione è regolare, è quello di accedere, con lo Spid o con altre tue credenziali dispositive, al servizio Consultazione posizione annuale da lavoro dipendente.
Il percorso per fruire del servizio è il seguente: “Prestazioni e servizi / Consultazione posizione annuale da lavoro dipendente (dal 2005)”.
Apparirà una schermata come quella sottostante, recante i tuoi rapporti di lavoro suddivisi per annualità e per azienda.
Rintraccio posto di lavoro dal servizio Cip Inps
Puoi infine controllare se sei stato regolarmente assunto accedendo al nuovo servizio Consultazione informazioni previdenziali, o Cip, attraverso il portale web dell’Inps, tramite Spid, oppure tramite altre tue credenziali dispositive.
Il percorso per fruire del servizio è il seguente: “Prestazioni e Servizi / Cip– Consultazione info previdenziali”.
Questo servizio ha lo stesso nome del grazioso scoiattolino che stava tanto antipatico a Paperino; starà sicuramente “antipatico” anche ai datori di lavoro “furbetti” o sbadati, perché è una vera e propria “spia”, che fornisce moltissime informazioni al lavoratore.
Il servizio Cip consente di visualizzare, entro un periodo selezionato di riferimento, una lunga serie di informazioni aggiuntive rispetto a quelle presenti nell’estratto conto Inps.
Nel dettaglio, grazie a Cip puoi verificare, per ogni mese e per ogni datore di lavoro, i seguenti dati:
- la denominazione del datore di lavoro;
- la categoria con cui il datore di lavoro ti ha inquadrato (dirigente, quadro, impiegato, operaio, etc.);
- la tipologia del rapporto di lavoro (tempo indeterminato, tempo determinato, tempo pieno, tempo parziale, etc.);
- la retribuzione imponibile a fini previdenziali, con evidenza separata dell’eventuale imponibile eccedente il massimale (cioè dell’imponibile superiore a 103.055 per l’anno 2021, sul quale nella generalità dei casi non sono dovuti i contributi);
- i dati relativi agli assegni al nucleo familiare erogati, distinti in arretrati e correnti;
- i dati relativi a permessi e congedi per genitori, che danno titolo ad accrediti di contributi figurativi;
- i dati relativi a periodi di malattia, che danno titolo ad accrediti di contributi figurativi;
- la presenza di eventi di infortunio che danno titolo ad accrediti di contributi figurativi;
- la presenza di integrazioni salariali che danno titolo accrediti di contributi figurativi;
- i dati dichiarati dal datore di lavoro per il periodo in cui il rapporto di lavoro risulti sospeso per aspettativa o distacco sindacale.
Tramite la voce di menu “Integrazioni salariali”, inoltre, puoi:
- consultare i dati relativi alle domande di integrazione salariale con richiesta di pagamento diretto connesse all’emergenza Covid-19 (cassa integrazione guadagni ordinaria, cassa integrazione guadagni in deroga, assegno ordinario), inviate all’Inps dal datore di lavoro, per periodi a decorrere dal 23 febbraio 2020;
- seguirne le fasi di lavorazione fino ai pagamenti.
La ricerca può essere effettuata per un periodo massimo di 18 mesi, ricompreso fra il periodo di paga gennaio 2010 e il secondo mese antecedente alla data della ricerca stessa.
Attenzione: i dati che puoi reperire attraverso il servizio Cip derivano dalla dichiarazione Uniemens. Vale dunque il discorso già fatto in merito alla consultazione dell’estratto conto Inps: il rapporto di lavoro potrebbe non apparire prima di 2 mesi.
Cosa fare se il datore di lavoro non ti ha assunto?
Se il datore di lavoro non ti ha assunto, che cosa puoi fare per tutelare i tuoi diritti?
Se l’azienda non fornisce la comunicazione di assunzione, o ne fornisce una che probabilmente è falsa, devi sapere che, per legge [2], in caso di mancato o ritardato, incompleto o inesatto assolvimento degli obblighi di informazione da parte del datore di lavoro, il lavoratore può rivolgersi all’Ispettorato del lavoro affinché gli intimi di fornire le informazioni previste entro 15 giorni.
Puoi in ogni caso denunciare il datore all’Ispettorato del lavoro o rivolgerti a un sindacato.
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