Quantcast
Channel: Noemi Secci | La Legge per tutti
Viewing all articles
Browse latest Browse all 1695

Pensione di reversibilità: c’è la tredicesima?

$
0
0

Chi percepisce l’indennità di disoccupazione ha diritto alla corresponsione della mensilità aggiuntiva nel mese di dicembre dall’Inps?

I pensionati, così come i lavoratori dipendenti (ad eccezione di coloro che ricevono ogni mese i ratei delle mensilità aggiuntive), hanno diritto alla tredicesima mensilità, che possono ritirare, assieme alla pensione, dal 1° dicembre se l’assegno arriva alle Poste, e dal 3 dicembre se arriva in banca.

La tredicesima, nella generalità dei casi, corrisponde a un mese di stipendio o di pensione: in parole semplici, grazie a questa mensilità aggiuntiva, si ricevono insieme due mesi di paga o di trattamento Inps (sulla tredicesima dei pensionati può spettare anche un bonus aggiuntivo di 155 euro).

Ma qual è, invece, il trattamento riservato a coloro che non hanno una pensione diretta, ma ricevono la pensione ai superstiti? Chi percepisce la pensione di reversibilità o indiretta ha diritto o no alla tredicesima?

La domanda è legittima: la pensione ai superstiti, nonostante non sia un trattamento diretto, è comunque una prestazione liquidata dall’Inps, che riconosce, nella maggior parte dei casi, la mensilità aggiuntiva di dicembre, non solo sulle pensioni, ma anche su diverse prestazioni di assistenza, come l’assegno sociale e la pensione d’invalidità.

Quindi nella pensione di reversibilità c’è la tredicesima? 

Che cos’è la pensione di reversibilità?

La pensione di reversibilità, o pensione ai superstiti, è una prestazione che viene riconosciuta ai familiari dell’assicurato (si chiama assicurato chi ha una posizione contributiva presso l’Inps) deceduto, che può essere lavoratore o pensionato: in particolare, parliamo di pensione di reversibilità se l’assicurato era già pensionato e di pensione indiretta se l’assicurato lavorava ancora.

Chi ha diritto alla pensione di reversibilità?

La pensione di reversibilità spetta al coniuge, fino a un determinato limite di reddito, ai figli(sino a 26 anni se studenti universitari, sino a 21 anni, se studenti delle superiori, altrimenti sino alla maggiore età), o senza limiti se inabili, e in mancanza, ai genitori over 65 senza pensione o ai fratelli ed alle sorelle inabili.

Perché possa essere riconosciuta la reversibilità ai familiari diversi dal coniuge, è necessaria la vivenza a carico del defunto: la vivenza a carico è presunta per i figli minori, mentre deve essere provata per gli altri familiari. Regole particolari valgono per i separati e i divorziati.

A quanto ammonta la pensione di reversibilità?

La pensione di reversibilità corrisponde a una percentuale del trattamento spettante all’assicurato:

  • coniuge solo: 60%;
  • coniuge ed un figlio: 80%;
  • coniuge e due o più figli: 100%;
  • un figlio: 70%;
  • due figli: 80%;
  • tre o più figli: 100%;
  • un genitore: 15%;
  • due genitori: 30%;
  • un fratello o una sorella: 15%;
  • due fratelli o sorelle: 30%;
  • tre fratelli o sorelle: 45%;
  • quattro fratelli o sorelle: 60%;
  • cinque fratelli o sorelle: 75%;
  • sei fratelli o sorelle: 90%;
  • sette o più fratelli o sorelle: 100%.

Quando si riduce la pensione di reversibilità?

La pensione di reversibilità può essere ridotta se il beneficiario supera determinati limiti di reddito:

  • reddito superiore a 3 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti (Fpld), calcolato in misura pari a 13 volte l’importo in vigore al primo gennaio: in questo caso, la reversibilità è ridotta del 25%;
  • reddito superiore a 4 volte il trattamento minimo annuo Fpld: in questo caso, la reversibilità è ridotta del 40%;
  • reddito superiore a 5 volte il trattamento minimo annuo Fpld: in questo caso, la reversibilità è ridotta del  50%.

I limiti al cumulo dei redditi non devono essere applicati se chi percepisce la pensione fa parte di un nucleo familiare con figli minori, studenti o inabili. Inoltre, il trattamento proveniente dal cumulo dei redditi con la pensione ridotta non può essere inferiore a quello spettante, se il reddito risulta pari al limite massimo della fascia precedente a quella in cui si colloca il reddito posseduto.

Bisogna ricordare, poi, che la pensione di reversibilità è integrabile al minimo, se si soddisfano i limiti di reddito.

Spetta la tredicesima sulla pensione di reversibilità?

La pensione ai superstiti spetta per 13 mensilità: chi percepisce la pensione di reversibilità, dunque, ha pieno diritto alla tredicesima, proprio come chi percepisce la pensione diretta.

Come si calcola la tredicesima sulla pensione di reversibilità?

La tredicesima sulla pensione ai superstiti corrisponde, normalmente, a una mensilità del trattamento: nella generalità dei casi, quindi, per trovare l’importo della tredicesima, basta far riferimento all’importo lordo di una mensilità.

Se, però, il decesso del dante causa è avvenuto nel corso dell’anno, bisogna dividere la mensilità lorda per 12, e moltiplicarla per il numero dei mesi per i quali è stata percepita la pensione nell’anno.

Se, ad esempio, a Maria, a seguito del decesso del marito, è stata liquidata la pensione di reversibilità a partire da aprile, e una mensilità lorda di trattamento corrisponde a mille euro, per conoscere l’importo della tredicesima sulla pensione ai superstiti  bisogna svolgere il seguente calcolo: 1000 euro (importo lordo mensile) : 12 (i mesi dell’anno) x 9 (le mensilità dell’anno in cui è stata percepita la pensione).

Maria percepirà dunque una tredicesima lorda sulla reversibilità pari a 750 euro.

Com’è tassata la tredicesima sulla reversibilità?

La tredicesima sulla pensione ai superstiti, normalmente, risulta più bassa rispetto alla pensione mensile netta, perché subisce una tassazione più elevata: sulla tredicesima non sono infatti applicate le detrazioni.

Per approfondire: Com’è tassata la pensione.

Sulla reversibilità spetta il bonus di 155 euro sulla tredicesima?

La normativa prevede il riconoscimento, sulla tredicesima dei pensionati, di un bonus, o importo aggiuntivo, pari per la precisione a 154,94 euro. L’attribuzione dell’importo aggiuntivo è prevista per le tutte le pensioni, ad eccezione delle categorie di seguito indicate:

  • 044 (INVCIV- pensione d’invalidità civile);
  • 077 (PS- pensione sociale);
  • 078 (AS- assegno sociale);
  • 030 (VOBIS- rendita facoltativa di vecchiaia);
  • 031 (IOBIS-rendita facoltativa d’inabilità);
  • 035 (VMP- pensioni di vecchiaia della mutualità pensioni a favore delle casalinghe);
  • 036 (IMP- pensioni di invalidità della mutualità pensioni a favore delle casalinghe);
  • 027 (VOCRED- assegni straordinari di sostegno al reddito dei dipendenti delle banche ordinarie, comprese le casse di risparmio ed escluse le banche di credito cooperativo );
  • 028 (VOCOOP- assegni straordinari di sostegno al reddito dei dipendenti delle banche di credito cooperativo);
  • 029 (VOESO- assegni straordinari di sostegno al reddito dei dipendenti ETI);
  • 043 (INDCOM- indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale);
  • 094 (pensioni del personale a rapporto d’impiego dell’Inps e degli enti disciolti con la riforma sanitaria, limitatamente agli assicurati ed ex dipendenti SPORTASS);
  • 198 (VESO33- assegni di esodo);
  • 199 (VESO92- isopensione).

Sono, inoltre, escluse dall’importo aggiuntivo di 154,94 euro:

  • le pensioni eliminate;
  • le pensioni supplementari;
  • le pensioni detassate per la convenzione sulla doppia imposizione ;
  • le pensioni con sostituzione Stato o rivalsa Enti locali;
  • le pensioni con pagamento localizzato presso uffici pagatori di sede e le pensioni con importo mensile di dicembre 2018 uguale a zero.

Sulla reversibilità, dunque, il bonus di 155 euro spetta. Non bisogna dimenticare, però, che per aver diritto al bonus è necessario soddisfare precisi requisiti di reddito. Per approfondire: A chi spetta il bonus sulla tredicesima?


Viewing all articles
Browse latest Browse all 1695

Trending Articles